Sul progetto Parco del Campo di Matera presentato qualche giorno fa ai cittadini dall’Amministrazione comunale, il Gruppo Architetti Innovativi di Matera esprime preoccupazione riguardo l‘assenza di un confronto con gli ordini professionali prima della redazione del progetto, momento che sarebbe servito per stilare un elenco delle esigenze a cui il progetto doveva rispondere. L’assenza di questo momento di confronto atto a delineare le esigenze espresse anche dalle associazioni sportive, ha suscitato critiche relativamente al ridimensionamento della palestra di scherma e pallavolo. Quanto accaduto sul progetto del Parco del campo, ma anche su Piazza della Visitazione evidenzia la necessità di un urgente tavolo tecnico partecipato che includa stakeholders, associazioni sportive e ordini professionali per garantire che progetti di questa portata siano in sintonia con le necessità della comunità.
“Il Gruppo Architetti Innovativi – affermano gli architetti Giovanni Martemucci e Sergio Venezia- ha più volte segnalato l’approccio escludente dell’amministrazione Bennardi che adotta la prassi di calare dall’alto progetti e professionisti. In questo caso è stato scelto un architetto genovese senza coinvolgere i professionisti locali. E poi si spaccia una presentazione pubblica, dove si illustra un progetto autoreferenziale, per un momento interlocutorio. In realtà come avvenuto per Piazza della Visitazione dove l’Amministrazione ha dimenticato di allocare un terminal bus, il progetto del parco del Campo è un progetto già chiuso che non è possibile modificare se non con una variante. Il risultato è un progetto immaturo, privo di obiettivi chiave volti al rilancio della cultura sportiva in generale e anzi rischia di compromettere lo sviluppo futuro di Matera vanificando ogni aspettativa nonostante l’ingente investimento di oltre 12milioni di euro del PNRR“.
Già ad ottobre 2022 sul Parco del Campo il Gruppo degli Architetti Innovativi aveva denunciato pubblicamente l’esclusione degli ordini professionali, delle associazioni sportive e degli stakeholders dai tavoli tecnici e da un confronto preliminare volto a realizzare un progetto idoneo per la nostra città. Infatti nello stesso periodo, l’Amministrazione comunale di Matera assegnava a progettisti leccesi uno studio preliminare del valore di 26mila euro senza aver definito le linee di indirizzo, le criticità e le esigenze legate ai fruitori dell’opera.
“Ciò ha portato – concludono i due architetti- alla redazione di uno studio di diletto architettonico, un’idea progettuale fuori tema e del tutto estranea alla città e alla sua identità, con sperpero di ulteriori risorse pubbliche. Nello stesso periodo gli Architetti Innovativi, supportati dal compianto architetto Antonio Mattia Acito, sottolineavano l’importanza di un dialogo con la città e di un confronto aperto e condiviso, specialmente per opere complesse come quelle relative al Parco del Campo e all’area ex Barilla. L’assenza di confronto ha portato a progetti estranei e fuori luogo che hanno causato insoddisfazione nella città come la stazione FAL di Boeri o il progetto del Parco della Visitazione privo del terminal bus e di uno spazio per eventi pubblici. Due progetti che hanno escluso dai processi decisionali la cittadinanza e i professionisti locali. Il Gruppo Architetti Innovativi chiede al Comune di Matera di fermare questa prassi del finto coinvolgimento della città quando i progetti sono ormai definiti. Un finto processo di progettazione partecipata che genera macroscopici errori e programmazione urbana improvvisata“.