“Dai un calcio alla ludopatia: il gioco non è un azzardo” è il titolo del convegno organizzato questa mattina dal Potenza Social Club di Spinoso presso la locale sala Giovanni Paolo II ed al quale hanno preso parte il presidente del Potenza Calcio, Donato Macchia, la direttrice culturale della Fondazione Potenza Futura, Federica D’Andrea, il capitano rossoblù Salvatore Caturano e il Direttore Sportivo Fortunato Varrà. Davanti agli oltre ottanta studenti dell’IC Racioppi, gli esponenti della società rossoblù hanno portato la propria testimonianza su un tema così attuale e delicato.
Il presidente Donato Macchia ha dichiarato: “Il Potenza Social Club è una dimostrazione tangibile del nostro impegno nel costruire connessioni tra il calcio professionistico e le radici comunitarie. Questo luogo sarà il cuore di iniziative finalizzate a valorizzare il nostro territorio e a rafforzare il ruolo sociale del Potenza Calcio in tutta la regione. Abbiamo stretto subito un certo feeling con i vertici del Potenza Social Club di Spinoso, il primo club di tifosi rossoblù fondato in Basilicata, con oltre 200 iscritti provenienti anche dai paesi limitrofi: un entusiasmo che ci spinge ad aprire anche altri Social Club per diffondere un’etica calcistica e sportiva che rappresenti un’occasione di socialità ed inclusione. La nostra responsabilità è questa, diffondere sul territorio le pratiche sane, su cui far convogliare le nuove generazioni, allontanandole dalla strada. Il Potenza Calcio non può andare avanti senza la provincia”.
Federica D’Andrea, direttore culturale della Fondazione Potenza Futura, ha aggiunto: “La nostra presenza qui è in linea con l’obiettivo sociale della Fondazione, ovvero portare avanti i valori del calcio a contatto con le nuove generazioni. Il calcio non è uno stimolo, ma piuttosto un antidoto al gioco d’azzardo, che colpisce sempre più i giovani, pur essendo, in età minorile, un reato che come tale viene perseguito. La collaborazione con la comunità di Spinoso, da sempre legata alle sorti del leone rampante, riflette il nostro impegno nel promuovere la coesione sociale in relazione alla dimensione sportiva. Il Potenza Social Club di Spinoso sarà un fulcro per progetti che celebrano la ricca storia dei colori rossoblù e delle generazioni di tifosi che si identificano nel progetto sportivo del capoluogo”.
Il Direttore Sportivo Fortunato Varrà ha commentato: “Sono legato al vecchio calcio di strada e parrocchia, e sono contrario al principio delle scommesse. La tecnologia offre troppa libertà nelle questioni legate alle scommesse. La ludopatia è una patologia che dobbiamo aiutare a risolvere, orientando i ragazzi verso tradizioni salutari”.
Ad unirsi agli appelli contro la ludopatia, anche il capitano del Potenza Calcio, Salvatore Caturano: “Noi calciatori firmiamo un contratto che ci vieta di scommettere anche sulle nostre stesse partite. I social purtroppo ci fanno conoscere tante situazioni che si creano a causa di persone che hanno avuto tutto nella vita e ora per noia scommettono. Quando ero piccolo preferivo spendere 10 euro per comprare un Super Santos e giocare a calcio in strada, anziché spenderli scommettendo. Coltivate il vostro sogno quotidianamente e allontanate questi pensieri e queste dinamiche dalla vostra vita”.
Durante l’evento, è stata sottolineata l’importanza del Potenza Club Spinoso, guidato con dedizione dal Presidente Antonio Di Filippo, dal vicepresidente Rocco Fronzaroli e dal segretario Massimo Giordano. Donati, inoltre, un kit di comunicazione e la targa destinata ai Social Club. La sinergia tra Potenza Calcio e Potenza Social Club rappresenta un’opportunità per consolidare il ruolo di volano sportivo e sociale del club rossoblù all’interno dell’intero panorama lucano.