“L’approvazione della legge che istituisce il codice di esenzione D99 è una conquista di grande valore per la nostra regione – afferma Quarto – e va ulteriormente a marcare l’importanza della prevenzione dei tumori, supportata da programmi di screening mirati e di consulenza genetica oncologica che hanno l’obiettivo non solo di identificare in tempi utili i casi ad alto rischio oncologico, ma anche di fornire a tutti i nostri cittadini un accesso quanto più rapido possibile a cure preventive così come a terapie personalizzate. Il tempismo sappiamo quanto sia vitale quando si tratta di malattie oncologiche ed oggi rivoluzionare l’approccio alla prevenzione, rinforzando anche l’idea di medicina personalizzata, apre un nuovo e inestimabile ventaglio di possibilità per il nostro territorio”.
“Ci tengo ad esprimere la mia grande soddisfazione – continua Quarto – per questo traguardo che riguarda una tematica universale preziosa al di là dell’appartenenza politica, così come ci tengo ad esprimere i miei complimenti all’assessore Sileo per questa proposta di legge su cui non ho esitato nell’apporre la mia firma e che ha trovato immediatamente il mio pieno e convinto sostegno. Oggi la nostra regione si pone all’avanguardia nella lotta contro il cancro, concretizzando un passaggio importantissimo tra l’ideale e il possibile, realizzato per supportare le nostre comunità e dare loro un futuro in cui la prevenzione e il trattamento del cancro possano essere sempre più funzionali ed accessibili”.
“L’impatto della scoperta di un tumore non è solo fisico, ma anche psicologico, per questo è necessario che l’assistenza continui ad essere pensata e predisposta ad ampio raggio – afferma Quarto – e che l’impegno come l’attenzione di chi rappresenta le Istituzioni sia mirato in questo campo a tutte le diverse esigenze che si evidenziano, affinché sia sempre manifesta la doverosa massima assistenza e la massima attenzione all’argomento. In Basilicata la nomina di Giannicola Genovese, ricercatore lucano di fama internazionale come direttore scientifico del Crob di Rionero in Vulture è una ottima notizia per l’Istituto quanto per l’intera Regione. Il dott. Genovese autore di ricerche importanti nel campo dei tumori, supportato adeguatamente, sono certo potrà offrire al nostro territorio un contributo più che valido e ci aiuterà ad incrementare finalmente con le sue competenze quei servizi necessari legati all’assistenza dei pazienti oncologici, oltre che legati alla prevenzione delle malattie tumorali, attraverso anche un potenziamento delle strutture dipartimentali.
“Il Crob di Rionero in Vulture è e continuerà ad essere il polo oncologico centrale della Basilicata – conclude Quarto – ma chiaramente potenziare le province di Matera e Potenza con strutture oncologiche resta, a mio avviso, un’idea strategica quanto, lungimirante, soprattutto nell’ottica di un servizio diffuso volto anche ad alleviare gli spostamenti dei malati”.