La Cooperativa E.D.P. La Traccia, società materana operante nel settore ICT e aderente a Confapi, ha conseguito la certificazione UNI/PdR 125:2022 del Sistema di Parità di Genere, rafforzando il suo impegno per un futuro più inclusivo ed entrando a far parte delle aziende del territorio attente a favorire una più equa parità di genere nei luoghi di lavoro e un ambiente inclusivo e rispettoso dei valori di non discriminazione.
La certificazione si basa su un processo di valutazione e di interviste ai dipendenti rispetto a sei indicatori chiave, quali cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
“Questo riconoscimento premia l’impegno intrapreso per realizzare e promuovere un ambiente sempre più inclusivo, equo e ricco dal punto di vista della diversità, tenuto conto della specificità del nostro settore di riferimento. Lavorare per raggiungere un miglior equilibrio di genere, contribuisce a rendere la nostra azienda non solo più equa ma anche più solida, perché in grado di fare leva su capacità e professionalità diverse che si confrontano nella realizzazione degli stessi obiettivi”, ha dichiarato Vito Gravela, Presidente della Cooperativa EDP La Traccia.
Durante il processo di certificazione la Cooperativa E.D.P. La Traccia è stata accompagnata dall’Avv. Anna Maria Carbone, consulente compliance della Società già da diversi anni ed esperta Unioncamere della PdR 125:2002, e dalla SOCIF ECLAT SRL, Organismo di Certificazione accreditato Accredia, con sede a Matera e che opera in partnership con altri Enti Accreditati, anch’esso aderente a Confapi.
Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, si dichiara entusiasta del risultato ottenuto dall’Azienda associata “perché dimostra la sensibilità della Società e dal dott. Gravela, che è stato anche Presidente dell’Associazione, volta ad abbattere ogni forma di gender gap nel luogo di lavoro e contribuendo a raggiungere l’obiettivo comune per cui entro il 2026 almeno 1000 imprese italiane dovranno avere superato i test che certificano il superamento del divario di genere. Da non sottovalutare, infine, il fatto che le stazioni appaltanti posso prevedere nei bandi di gara clausole di premialità per l’assunzione di donne e giovani”.
“Un altro risultato raggiunto – sottolinea il Presidente De Salvo – riguarda la collaborazione e la sinergia che si possono creare all’interno di Confapi Matera, perché il valore sociale che si genera in un’Associazione consiste anche nel creare opportunità di lavoro fra le stesse Aziende associate, come in un’unica grande famiglia”.