“Preg.mi tutti, in qualità di Sindaco del Comune di Paterno e ritenendo doveroso interpretare le doglianze, oltre che il sentimento collettivo, della comunità che mi pregio e mi onoro di guidare, sono a rappresentare quanto segue”: inizia così il testo di una missiva formale che il Sindaco di Paterno, prof.ssa Tania Gioia, ha inviato all’Amministratore Unico di Acquedotto lucano, all’Amministratore Unico di E.G.R.I.B e, per conoscenza, al Presidente della Regione Basilicata.

Motivo delle doglianze, nello specifico, l’eccessiva gravosità dei costi relativi ai fontanili pubblici. Più in generale la nota a firma del Sindaco del Comune valligiano, tra i primi macrofornitori di acqua della Val d’Agri e della Basilicata, rappresenta la prima di una serie di rivendicazioni sul tema dell’acqua e della sua gestione che il Comune di Paterno ha intenzione di portare avanti con estrema fermezza, senza tentennamenti nè arretramenti.

Nella nota, il Sindaco, partendo da una ricostruzione dettagliata e circostanziata del contributo che fornisce il proprio Comune al territorio regionale, in termini di ingenti risorse idriche, e da un excursus anche storico delle battaglie, delle conquiste e delle vicende legate alla gestione nel tempo dell’oro blu, sottolinea l’eccessivo peso die costi relativi ai consumi die fontanili pubblici, facendo notare testualmente che “per la Comunità paternese fontane e fontanili rappresentano da sempre un valore storico aggiunto e sono un segno distintivo irrinunciabile di civiltà, oltre che costituito presidio d’ausilio di protezione civile, e che, giammai, per le esosità delle imposizioni dei canoni e dei costi possa essere pensabile, in termini di reale praticabilità, la chiusura eventuale delle fonti pubbliche d’approvvigionamento idrico di viandanti, cittadini e turisti.”

Prima di concludere la missiva, il Primo cittadino paternese fa notare che non si ritiene equa e accettabile una simile imposizione, soprattutto se rapportata all’ingente flusso di acqua sorgiva potabile, acque sorgive, inutilizzatae di rifiuto, che si sversa nel fiume.

“Per quanto espressamente esplicitato e dettagliato in premessa, pertanto, sono a richiedere che codesto Comune venga esentato e sia dispensato, a titolo permanente, del pagamento delle spettanze dovute in ragione dei consumi per l’utilizzo dei fontanili pubblici”: questa la chiosa del Sindaco di Paterno a margine della sua nota.