Parafrasando il Leitmotiv dello storico programma di Rai 3 “Chi l’ha visto”, i consiglieri della lista Noi per Grassano erano in procinto di interrogarne i conduttori dello stesso per avere notizie sulla scomparsa della Biblioteca comunale di Grassano; invero la stessa risulterebbe “in vita” ma chiusa e non accessibile per la comunità da circa sei anni. Emerge pertanto, ed è oltremodo singolare, l’osservazione della discordanza rispetto a piccoli comuni, con densità demografica decisamente ridotta, che tengono aperte o addirittura inaugurano tali presidi culturali e non solo. E senza scomodare l’assioma affermato nel suo libro dalla Presidente della American Library Association, Maureen Sullivan, “senza biblioteche non c’è democrazia”, risulta certamente innegabile il valore, oltreché culturale, sicuramente aggregativo, inclusivo e, da qualcuno definito, quale “pilastro educazionale della società”! Persino lo Statuto del Comune di Grassano ne fa espresso riferimento all’art. 64: Il Comune promuove il servizio pubblico di biblioteca concepita sia come luogo attrezzato per rispondere in maniera specializzata ai bisogni di lettura della utenza potenziale, sia come centro di attività e iniziative in grado di rivestire un ruolo importante nella crescita culturale di tutta la comunità e dei ragazzi in particolare”.
Né si può ipotizzare una condizione di amnesia retrograda della attuale amministrazione grassanese anche in considerazione della relativa giovane età mediana dei suoi componenti i quali nelle linee programmatiche (2017 e 2022) riportavano a chiare lettere l’impegno di potenziare il servizio della biblioteca comunale e dell’archivio storico amministrativo.
Il Gruppo di minoranza del Consiglio Comunale di Grassano, conscio del ruolo e della importanza del tema, ha ripetutamente contestato tale manifestazione di “disinteresse” attraverso iniziative, interrogazioni e proposizioni: la scuola primaria progettata memorabilmente dal grande architetto ed urbanista Ludovico Quaroni può e deve diventare il polo culturale della comunità per la sua centralità, accessibilità e per la rilevante presenza dell’Archivio Storico-Amministrativo del Comune.
Parrebbe che, a distanza di diciotto mesi dall’ultimo insediamento, la giunta comunale abbia manifestato la volontà di provvedere alla soluzione del problema (vedi delibera n°112 del 6 novembre 2023)! Il corpo di tale delibera sembra, comunque, piuttosto fumoso e indefinito: che non sia l’ennesimo fuoco di paglia.
Per cui, per poter credere nella concreta apertura della biblioteca comunale, ci aspettiamo dall’amministrazione comunale che, nel prossimo consiglio comunale di fine novembre per l’assestamento di bilancio, ci sia la predisposizione di una somma economica per esternalizzare il servizio biblioteca e successivamente il relativo bando pubblico.
Il Gruppo Consiliare “Noi per Grassano”
Il capogruppo Raffaello Mangione