La Polizia di Stato, su disposizione della Procura di Potenza, ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di un ex Dirigente amministrativo della Corte di Appello, della Procura Generale e della Procura della Repubblica di Potenza ed attualmente, dal mese di settembre, in servizio presso l’Ispettorato Generale del Ministero della Giustizia, in quanto ritenuto gravemente indiziato dei reati di falso, calunnia, depistaggio e truffa. Il provvedimento è stato adottato dal Gip all’esito delle attività d’indagine coordinate dalla Procura potentina e condotte dall’aliquota della Polizia di Stato della Sezione di Polizia Giudiziaria incardinata presso la Procura, che hanno permesso di ricostruire, a livello di gravità indiziaria (ferma restando la presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva) la dinamica dei fatti contestati che era consistita in molteplici e convergenti condotte delittuose poste in essere dall’indagato finalizzate a prospettare delle assunzioni presso il Ministero della Giustizia e sue diramazioni territoriali, in favore di numerosi cittadini ignari, molti dei quali disoccupati ed in condizioni di particolare vulnerabilità economico-sociale. Costoro, per assicurarsi le assunzioni promesse, gli avrebbero elargito somme di danaro. In particolare, il quadro indiziario veniva ricostruito attraverso l’utilizzo di intercettazioni telefoniche, l’ascolto di numerose persone informate sui fatti, l’acquisizione di copiosa documentazione, lo svolgimento di perquisizioni informatiche con conseguente ricostruzione dei contatti e quindi dei messaggi e delle mail intercorse fra il funzionario e le parti lese, fra cui una falsa lettera di assunzione del Ministero della Giustizia, che, sulla base degli accertamenti svolti dalla polizia postale, sarebbe stata inviata dall’uomo alle diverse parti lese.