Gli Architetti Innovativi hanno accolto l’invito del Comune di Matera, rivolto ai professionisti che si occupano di progettazione urbana, per migliorare il Regolamento Urbanistico e renderlo vicino alle esigenze della città. Attraverso l’Ordine degli Architetti di Matera gli Architetti Innovativi hanno presentato al Comune una proposta di modifica del Regolamento Urbanistico che consenta di rivedere il perimetro urbano del centro storico affinché non sia basato solo su una asettica cerchiatura del tessuto edilizio, ma sulla tutela effettiva di quegli edifici con caratteristiche architettoniche di pregio o di particolare rilevanza storica e culturale. Gli Architetti Innovativi propongono anche un piano di rigenerazione urbana di quelle zone morfologicamente alterate con fabbricati che sono frutto di sopraelevazioni effettuate in tempi di sperimentazioni normative.
“Questa crescita del tessuto urbano perimetrato come ‘storico’ – affermano gli architetti Giovanni Martemucci e Sergio Venezia – è lontano dalle attuali regole e dalle norme tecniche di sicurezza delle costruzioni, a partire dalla stabilità delle murature, delle strutture intelaiate ai terreni. I quartieri interessati da questa situazione dove si registrano bassi standard di sicurezza sono: la zona di Piccianello, Cappuccini, Via Lucana, Via Lupo Protospata, l’area di Via Piave, Via Stigliani, Via Santo Stefano e aree a ridosso dei rioni Sassi. Il DPR n. 380 del 2001 – Testo Unico dell’edilizia, stabilisce che è consentita la ristrutturazione attraverso la demolizione e la fedele ricostruzione anche nel centro storico fatti salvi edifici vincolati e con eventuali norme poste dal piano regolatore. Nel Regolamento Urbanistico materano si impedisce la demolizione e la fedele ricostruzione nel perimetro del centro storico ma si consente la sopraelevazione e la realizzazione di balconi gravando di ulteriori carichi quegli immobili che, come detto, hanno bassi standard di sicurezza. Occorre una immediata revisione del R.U. attraverso un censimento e un monitoraggio delle aree individuate come “centro storico” valutando i singoli immobili, procedere ad effettuare un’analisi dei terreni e valutare lo stato delle fondazioni, salvaguardare gli edifici di pregio attraverso una scheda tecnica degli interventi consentiti, normare la demolizione e ricostruzione con premialità per aggregati urbani che aumentano gli standard urbanistici (parcheggi e aree verdi) e migliorano le reti dei servizi”.
Attraverso l’adozione di questa proposta di valore sarà possibile dare vita a quartieri sicuri, innovativi che possono diventare il fiore all’occhiello della nuova architettura materana.
“Questa crescita del tessuto urbano perimetrato come ‘storico’ – affermano gli architetti Giovanni Martemucci e Sergio Venezia – è lontano dalle attuali regole e dalle norme tecniche di sicurezza delle costruzioni, a partire dalla stabilità delle murature, delle strutture intelaiate ai terreni. I quartieri interessati da questa situazione dove si registrano bassi standard di sicurezza sono: la zona di Piccianello, Cappuccini, Via Lucana, Via Lupo Protospata, l’area di Via Piave, Via Stigliani, Via Santo Stefano e aree a ridosso dei rioni Sassi. Il DPR n. 380 del 2001 – Testo Unico dell’edilizia, stabilisce che è consentita la ristrutturazione attraverso la demolizione e la fedele ricostruzione anche nel centro storico fatti salvi edifici vincolati e con eventuali norme poste dal piano regolatore. Nel Regolamento Urbanistico materano si impedisce la demolizione e la fedele ricostruzione nel perimetro del centro storico ma si consente la sopraelevazione e la realizzazione di balconi gravando di ulteriori carichi quegli immobili che, come detto, hanno bassi standard di sicurezza. Occorre una immediata revisione del R.U. attraverso un censimento e un monitoraggio delle aree individuate come “centro storico” valutando i singoli immobili, procedere ad effettuare un’analisi dei terreni e valutare lo stato delle fondazioni, salvaguardare gli edifici di pregio attraverso una scheda tecnica degli interventi consentiti, normare la demolizione e ricostruzione con premialità per aggregati urbani che aumentano gli standard urbanistici (parcheggi e aree verdi) e migliorano le reti dei servizi”.
Attraverso l’adozione di questa proposta di valore sarà possibile dare vita a quartieri sicuri, innovativi che possono diventare il fiore all’occhiello della nuova architettura materana.