Si è concluso l’incontro tra le OO.SS e Stellantis Melfi, avvenuto a seguito delle mobilitazioni delle settimane scorse.
Nell’incontro odierno, l’Azienda ha illustrato il cronoprogramma per il prossimo futuro dello stabilimento di Melfi e ha reso pubblico il quinto modello che verrà prodotto.
“Finalmente Stellantis ha tolto il velo al segreto sulla produzione dei 5 modelli elettrici, più uno ibrido da produrre nello stabilimento di Melfi, che così avrà assicurato il futuro occupazionale e produttivo per i prossimi anni. – dichiara il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo – La mobilitazione avvenuta nei giorni scorsi ha pagato e oggi siamo in grado di affrontare il confronto col ministro Urso con minori preoccupazioni per i lavoratori di quello stabilimento.”
“Si tratta di un primo significativo risultato che premia la risolutezza con il quale il Sindacato ha promosso un serrato confronto sul futuro dell’Automotive in Italia che coinvolge il Governo nazionale e le Regioni, l’ANFIA e tutte le OO.SS. rappresentative nel sistema Automotive in Italia.”, continua Di Maulo.
“Inoltre, nei prossimi giorni Stellantis aprirà un confronto con i Sindacati Territoriali per iniziare a dettagliare le iniziative di riconversione industriali previste a Torino nell’area di Mirafiori e sarà programmato un incontro con la Join Venture ACC per iniziare un confronto settato sui tempi, sui modi e sulle modalità di ricollocazione del personale, oggi occupato a produrre motori per veicoli endotermici, che in futuro dovrà essere ricollocato nella sua interezza nella Gigafactory che produrrà batterie per motori elettrici.2, prosegue il segretario generale Fismic Confsal.
“Tutti questi impegni dovranno poi trovare un collocamento positivo nel confronto avviato a luglio e proseguito ad agosto per individuare gli strumenti per proteggere i lavoratori nella difficile fase della transizione ecologica, che rischia di bruciare migliaia di posti di lavoro e di ridimensionare il settore Automotive nel nostro Paese che continua ad essere un importante motore del PIL nazionale e non può essere sacrificato sull’altare di una transizione troppo rapida le cui conseguenze le verrebbero a pagare non solo direttamente gli occupati nel manifatturiero, nell’indotto e nei servizi, ma rischiano di essere pagati in termini di minore possibilità di mobilità per i cittadini, soprattutto per gli strati sociali meno abbienti.”, conclude Di Maulo.
“Oggi per Melfi è giornata di festa, finalmente si fa chiarezza su tutta la missione produttiva e vengono smentiti gli uccelli del malaugurio che non credevano possibile la rivalsa del sito; con le dichiarazioni di oggi, sono stati sconfitti. – dichiara il segretario nazionale Fismic Confsal, Pasquale Capocasale – Ora si apre la stagione dei frutti per Melfi, era che per noi è sempre stata una certezza e ora è divenuta una solida realtà. Non ci sono più alibi, Melfi ha il suo futuro assicurato, ma questo è solo un inizio, continueremo a lavorare e a incontrare Azienda e Regione per vigilare su tutto il processo”.