“Bisogna dare piena attuazione al Piano straordinario per la Peste Suina Africana e per il depopolamento del cinghiale messo a punto dal commissario straordinario, Vincenzo Caputo. E’ quanto chiedono i territori: una risposta immediata ed efficace al problema dei cinghiali”.

E’ quanto asserisce il consigliere regionale della Lega e presidente della prima Commissione consiliare, Gianuario Aliandro.

“Agli assessori al ramo, Alessandro Galella e Francesco Fanelli – continua Aliandro – ribadisco l’assoluta necessità di uniformarsi alla nuova Ordinanza, la n.5, adottando provvedimenti di ordine applicativo e assicurando omogeneità nella gestione del rischio della malattia della peste suina e nell’abbattimento della specie cinghiale in sovrannumero”.

“La caccia – sostiene il Presidente della prima Commissione consiliare – è una risposta valida al problema e ancora adesso i cacciatori, sebbene abbiano pagato regolarmente i tesserini, sono impediti nell’esercizio del loro diritto. Questo, a maggior ragione, alla luce anche dell’ampliamento stabilito con direttiva europea del 21 settembre 2023 con la quale sono aumentati i Comuni della Basilicata ricompresi nella Zona 1 a rischio peste suina che, evidentemente, non dà più luogo ad equivoci e ad attese. Serve un’immediata e rapidissima ordinanza regionale che autorizzi la caccia nelle zone a rischio in Basilicata e che dia piena libertà ai cacciatori di poter coadiuvare le forze preposte all’abbattimento dei cinghiali”.

“In Basilicata, come anche nelle altre regioni, i cacciatori devono essere visti come garanti della biodiversità animale e come custodi della sicurezza dei nostri territori. A loro – sottolinea Aliandro – deve andare il massimo riconoscimento per il lavoro che possono svolgere per aiutare la Regione nella gestione di questa emergenza che non accenna a diminuire. Rinnovo il mio appello agli assessori – conclude – a fare presto e ad adottare quanto è disciplinato nell’ordinanza del commissario straordinario all’emergenza, Vincenzo Caputo. La Basilicata non può più aspettare”.