DATA, 20-9-2023
Al Signor Prefetto – MATERA
Egr.Signor Domenico Bennardi Sindaco – MATERA
All’ Assessore Massimiliano Amenta Comune – MATERA
Al Dott. Vincenzo Nola – Direttore Dipartimento Prevenzione Salute Umana ASDM – Matera
OGGETTO: Raccolta rifiuti urbani a Matera. Criticità. Richiesta interventi urgenti per la tutela della salute umana e la sicurezza pubblica.
La sottoscritta Prof.ssa Felicia Rasulo, nella sua qualità di Presidente e legale rappresentante dell’ANSB (Associazione Nuova Sanità e Benessere), con sede in Stigliano (MT), via Manzoni, 8, espone quanto segue.
Anche gli anzidetti “mastelli”, in giorni diversi e a turno, vanno collocati OGNI SERA, dopo una certa ora, in qualunque condizione di tempo e di salute, davanti all’uscio di ciascuna palazzina, o davanti al cancello, se c’è cortile, su suolo pubblico, cioè marciapiede o al bordo della strada, a cura di ogni consegnatario degli stessi, in base al calendario all’uopo predispostoper tipo di rifiuto.
Il mattino presto seguente (non sempre alle prime ore) la ditta incaricata dal Comune provvede a svuotarli, lasciandoli, abbandonati, ai bordi della strada o sui marciapiedi, laddove i marciapiedi esistono. E’ a cura dell’utente, quindi,ritirarli entro una certa ora. Il che fa supporre che l’utente non abbia impegni di alcun genere, a cominciare da quelli lavorativi. Poiché dagli addetti i “mastelli” sono abbandonati aperti, gli utenti li ritirano, puntualmente, col fondo pieno di acqua (in caso di pioggia), o polvere e l’immancabile insetto o animaletto, in altri giorni.
DURANTE LA NOTTE, SOPRATTUTTO NELLE ZONE PERIFERICHE, I “MASTELLI” SONO ALLA PORTATA DI VOLPI, CINGHIALI, CANI RANDAGI, TOPI, ECC., ATTRATTI DAGLI ODORI DEI RIFIUTI.
Cinque “mastelli” unifamiliari, pesanti soprattutto per anziani e bambini, difficili e pericolosi da portare su e giù per le scale, anche per due-tre piani – dove non ci sono ascensori – più tutta la traversata del cortile e giardino, dove ci sono cortile e giardino, anche fino a settanta-ottanta metri, sono ingestibili da persone invalide.Non possono, peraltro, non togliere spazio “vitale” alle famiglie e non possono non diventare, col caldo, fonte di nauseanti odori nella casa, nonché attrazione e produzione di moscerini, mosche, vespe, scarafaggi, lucertole, gechi e tante, tante formiche. Né il problema si risolve con il collocamento degli stessi sui balconi ove esistano, ché, anzi, la situazione si aggrava per il caldo, la pioggia, il vento e il freddo. In ogni caso, viene impedito l’uso del balcone.
Insomma, la raccolta dei rifiuti urbani, per come organizzata, di fatto è una incongrua soluzione, considerato che sia gli spazi pubblicisia le abitazioni sono permanentemente invasi da rifiuti. In effetti altro non si è fatto se non spalmare i rifiuti su tutta la città, utilizzando privati appartamenti.
Né si devono nascondere le barriere architettoniche, create su marciapiedi e al bordo delle strade. I disabili, e non solo loro,non sempre sono in grado di evitarli.Neanche va sottaciuto, in caso di intemperie o presenza di animali o semplice atto sconsideratodi qualcuno, che qualche mastello o cassonetto finisca nel mezzo della strada,come già è successo, in pieno traffico, con possibili gravi o gravissimi incidenti, le cui responsabilità diventano ignote.
Si aggiunga, infine, la condizione in cui vengono a trovarsi i bed and breakfast e le case vuote,temporaneamente in fitto, non dotate di“mastelli”. Si può immaginare in quale situazioneci si trova alla partenza degli ospiti di un bed and breakfast, in una città, peraltro, che punta tutto sul turismo.
Tutto ciò premesso e ritenuto, l’ANSB, ut supra rappresentata, chiede ai destinatari della presente, ciascuno per quanto di competenza, nell’interesse pubblico, per la tutela della salute umana e dell’ambiente,provvedimenti urgenti, da adottarsi comunque entro il termine perentorio di gg. 30 dal ricevimento della presente, per l’eliminazione delle criticità igienico-sanitarie sopra descritte, con la modifica, a Matera, dell’attuale sistema di raccolta dei rifiuti urbani, sostituendolo, come ha fatto il Comune di Bologna, con cassonetti pubblici comunali, di cui l’Amministrazione civica, a garanzia di tutti, si fa carico dello svuotamento, pulizia, sicurezza e disinfestazione.
Chiede altresì che alla presente venga dato riscontro entro e non l’assegnato termine di 30 giorni.
Stante l’evidente interesse sociale che riveste la questione trattata con la presente, la stessa -affinché l’opinione pubblica ne sia informata- sarà divulgata a mezzo stampa e sui social oltre che sul gruppo Facebook dell’ANSB.
LA PRESIDENTE
Prof.ssa Felicia Rasulo