La kermesse enogastronomica, giunta alla sua ottava edizione, torna con un programma rinnovato. Spazio all’enogastronomia con le attività laboratoriali e le degustazioni ma sarà una giornata ricca anche di approfondimenti culturali e di esibizioni musicali.
Con la partecipazione straordinaria di
Giuseppe (Peppone) Calabrese – Docente di Antropologia del Cibo, Gastronomo e conduttore “Linea Verde”
Prof. Angelo Mellone – Scrittore, Direttore Day Time Rai
Shaila Gatta (Madrina dell’evento) – Ballerina e Showgirl, Canale 5 – “Striscia La Notizia”
LA “VIA” DEL FERRICELLO VIGGIANESE
Il Ferricello Viggianese vanta origini antiche ed una tradizione plurisecolare. Si tratta senza alcun dubbio di uno dei piatti che raccontano al meglio la storia e l’identità culinaria della cittadina valligiana.
Le sue ricette di preparazione sono state custodite gelosamente e tramandate oralmente per secoli “Di Madre in Figlia” e le fasi di preparazione del “Ferricello”, inoltre, hanno sempre rappresentato, per tutte le famiglie viggianesi, uno strumento indispensabile di condivisione e convivialità.
Dal 2017 il ferricello viggianese è un prodotto a marchio De.C.O, grazie ad un disciplinare che rappresenta il perno attorno al quale ruota il sistema di attribuzione dei riconoscimenti qualitativi, definendo le regole che ogni produttore deve rispettare affinché il prodotto possa fregiarsi della denominazione di origine. Dal 20 Febbraio 2020, inoltre, il Ferricello di Viggiano è diventato prodotto PAT – PRODOTTI ALIMENTARI TIPICI riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole. Un particolare fondamentale da non trascurare è il fatto che il prodotto si prepara, ancora oggi, esclusivamente a mano senza l’ausilio di nessuna macchina.
Ad oggi, possiamo elencare tre varianti di preparazione relative al ferricello:
– Ferricelli “Alla Viggianese” con Peperoni Cruschi, Mollica e Noci (Variante originaria e più frequente)
– Ferricelli al Ragù con Salsiccia Grassa di Maiale
– Ferricelli al Ragù con Spezzatino di Maiale
In un tempo in cui si fa sempre più fatica ad “ascoltare e rallentare”, a causa dei ritmi frenetici imposti dalla vita moderna, la “via del ferricello” può rappresentare la chiave per riscoprire la bellezza delle nostre origini, dell’uso sapiente delle mani e del fare degli artigiani ultimi vessilli della nostra identità per preservare i profumi e i sapori delle nostre case.
La via del ferricello può aiutare ad eliminare anche antiche gelosie e oscuri campanilismi che, in parte, ancora caratterizzano la Val d’Agri. Come è facilmente intuibile, infatti, il “Ferricello” è un piatto che caratterizza, con le sue innumerevoli ricette e varianti, anche la tradizione enogastronomica dei Comuni limitrofi.
Per questa ragione, la “Via del Ferricello”, dovrà rappresentare un’imperdibile occasione di incontro e collaborazione con le altre eccellenze enogastronomiche che tutti i comuni della Val d’Agri possono vantare. Nonostante questo, è opportuno specificare che questa nuova idea di collaborazione e condivisione, non dovrà in nessun modo eliminare le differenze tra un comune e l’altro. Al contrario, ogni singola importantissima “diversità” rappresenterà un’opportunità per crescere e migliorare insieme.
Per vincere questa sfida, è necessario però partecipare con entusiasmo alle attività laboratoriali, divulgative e di autentica convivialità che caratterizzeranno questa nuova storia.
La via del “Ferricello” per unire la Val d’Agri valorizzando le sue tradizioni e le sue differenze.