RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA LETTERA DI ENZA BERARDONE AI CASTRONOVESI
Quali sono le qualità di un bravo politico? L’onestà in primis, credo, e poi, la competenza , nel senso del saper fare. Secondo Russell il potere non è altro che la capacità di tradurre un sogno, un’idea in realtà, in una realizzazione concreta. Certo la conoscenza aiuta, ma temo non basti, nelle grandi decisioni giocano un ruolo importante qualità morali come il coraggio, l’umiltà, l’empatia, il rispetto, la capacità di ascoltare.
Bene, nel nostro paese, gli amministratori e il primo cittadino possiedono altre caratteristiche, sono particolarmente avvezzi a creare tensioni, malessere e situazioni conflittuali. Chi ama e governa il proprio paese non si riduce a fare il burocrate e il giustiziere, il fustigatore di cattive condotte, in nome di un’etica che non ha mai praticato. Una vera e credibile leadership politica genera cambiamento , indica una meta verso cui muoversi, cambia il sistema dei valori di un popolo, si mette a servizio di tutti.
Osservando ,invece,il modus operandi del Sindaco e i suoi ultimi scellerati provvedimenti, si evincono soltanto strafottenza, insensibilità nei confronti di qualsiasi problema o disagio di molti cittadini, i quali vivono come ostaggi nel proprio paese, vittime ,spesso di patologiche e strane elucubrazioni di teste bacate, che soffrono di un evidente delirio di onnipotenza. La comunità castronovese vive in una sorta di stato d’assedio, dovuto appunto a provvedimenti particolarmente restrittivi e punitivi, eppure non ci sono gravi avvenimenti da fronteggiare, atti delinquenziali da monitorare, folle oceaniche di persone da controllare, nulla che possa per davvero turbare l’ordine pubblico.
Un coprifuoco a tutti gli effetti, inutile e ridicolo, preteso da chi ,probabilmente, non ama la vita sociale e i rapporti umani. Una misantropia inspiegabile , che cozza inevitabilmente con l’esercizio di un ruolo politico e ,quindi, pubblico. Ovviamente avremmo voluto che con la stessa solerzia e tempestività il sindaco risolvesse i seri problemi che affliggono il paese : case popolari vuote ,ormai , fatiscenti, famiglie sfrattate a causa della frana, abbandonate al loro destino, la mancata realizzazione dell’isola ecologica, centro storico lasciato all’incuria del tempo, il quale poteva rappresentare una fonte di reddito e sviluppo a fini turistici, mancanza di idee per lo sfruttamento del bosco comunale, il problema irrisolto dello chalet ,mancanza di strutture ricettive, ostilità nei confronti dei privati , desiderosi di creare nuove attività, il municipio è diventata la casa di chi vi lavora e non più dei cittadini, i quali fiduciosi hanno dato mandato politico al sindaco , che non sempre lo onora ,dal momento che non ascolta, non comprende le reali esigenze della comunità, non si interfaccia in modo costruttivo e critico con gli altri. Però in compenso soffoca con innumerevoli e ridicoli divieti la vita civile e democratica del paese.
Siamo in pieno regime, di conseguenza vengono mortificati la dialettica, la creatività, il libero pensiero, e bandito il sano e necessario dissenso. Mentre il sindaco gioca a fare il poliziotto, il giustiziere della notte , il pese si impoverisce sempre di più, relegato senza preoccupazione alcuna in un silenzio ed isolamento senza eguali. Credo ci sia un limite a tutto, è ora di smetterla di mortificare, reprimere, offendere un paese che non vede la luce da tanti , troppi anni, e che avrebbe bisogno di sperare ancora nel futuro, di credere in una buona e sana politica, nella possibilità di cambiare le sorti del paese , ormai agonizzante. Chi non ama il proprio paese e il proprio ruolo si faccia da parte, e coltivi il proprio livore e le proprie frustrazioni altrove .Chi non ha la capacità di cambiare in meglio la qualità della vita di una comunità , faccia altro. I Castronovesi meritano amministratori attenti, capaci, empatici, scrupolosi , rispettosi, capaci di promuovere il territorio, di progettare e realizzare l’impossibile. I sindaci dovrebbero rappresentare l’anima del popolo, e governare presuppone anche la capacità di prendere decisioni coraggiose, di osare e di sognare un altrove possibile, abitabile e confortevole. Certo ci sono sindaci e sindaci . C’è quello preparato, appassionato, sognatore, quello sprovveduto, quello che lo fa per missione e quello che ha la smania di potere, che utilizza a suo piacimento leggi , provvedimenti e burocrazia per non fare nulla, per giustificare indolenza e incapacità. I sindaci possono fare una seria rivoluzione , togliendo ,quotidianamente, ostacoli ai cittadini, invece di crearglieli , così come fa sistematicamente qualcuno.
Cari castronovesi , abbiate il coraggio di ribellarvi ad ogni sorta di sopruso e violenza, fatelo in modo concreto e costante. Non accettate più chi fa passare “ per favori” quelli che sono i vostri diritti, chi non ha saputo e voluto elaborare una programmazione capace di rilanciare economicamente e socialmente il paese, il quale è alla deriva, chi non ha mantenuto una sola promessa delle tante fatte ,durante la campagna elettorale, chi ha tradito la vostra fiducia e carpito la vostra buona fede, chi offende la vostra dignità ed intelligenza, chi abusa del proprio potere che gli avete bonariamente conferito. Un paese è sano quando nei suoi amministratori si trova la saggezza, la pietas, la pulizia morale, l’amore per la propria terra, dove lo spirito è libero e non viene incasellato da regole stantie ed inutili. Un paese è degno di tale nome quando non si riduce a semplice dormitorio, ad un’area di parcheggio per chi si è arreso ed ha smesso di lottare , sperare, per chi non osa più sfidare la sorte e la cattiva politica.
“La democrazia ha bisogno di cittadini capaci di pensare autonomamente e l’autoesame è come il tafano su un pigro cavallo di razza: lo tiene sveglio.”
Enza Berardone