Donatella Merra: si accertino le responsabilità

“In quanto unico esponente femminile della Giunta Bardi, oltre che come donna che ha già subito in passato infimi attacchi maschilisti, sento di dover prendere forte e ferma posizione su quanto emerso recentemente sulla stampa, a proposito di pesanti molestie sessuali di cui è stata fatta oggetto una funzionaria regionale da parte di un alto Dirigente del medesimo Dipartimento in cui la stessa opera.

Ho già denunciato a suo tempo un habitus mentale sessista e maschilista che sottotraccia svilisce il lavoro delle donne, purtroppo anche nei luoghi istituzionali e nelle aule consiliari, tuttavia, ritengo ancora più grave la vicenda denunciata adesso dai giornali perché, qualora la versione riportata dovesse corrispondere a verità, si profilerebbe un inammissibile abuso di ruolo apicale per estorcere favori e prestazioni sessuali contro una lavoratrice in posizione gerarchica subordinata.

Non si tratterebbe dunque solo di forma mentis degradante e indecorosa ma di vera e propria condotta tesa allo sfruttamento sessuale, attraverso l’abuso di autorità, da condannare senza reticenze. Occorre intervenire all’istante con un’azione disciplinare contro chi ha violato le regole e calpestato i diritti ma occorre anche fare prontamente luce sulle eventuali responsabilità e omissioni, ad ogni livello, di chi sapeva e ha taciuto, di chi avrebbe dovuto vigilare e non l’ha fatto e di chi ha semplicemente tentennato in attesa che fossero gli eventi ad accomodare il tutto, forse contando su tensioni psicologiche e ripensamenti della presunta vittima.

Abbiamo il dovere di far emergere la verità, al di là dei possibili risvolti giudiziari qualora la vittima deciderà di agire nelle sedi opportune, affinché i responsabili siano immediatamente messi di fronte ai loro atti scellerati e allontanati dai loro uffici per aver vilipeso la dignità di una persona, di una donna, di una lavoratrice la quale è stata costretta a subire un comportamento eticamente scorretto e degradante che infanga tutta l’Amministrazione. Alla lavoratrice va tutta la mia solidarietà e il mio sostegno che si aggiunge a quello della Commissione Pari Opportunità la quale già ieri, con le dichiarazioni della sua Presidentessa, ha stigmatizzato questo esecrabile episodio; perciò mi rendo disponibile, sin da subito, ad agire, concordemente con quest’ultima, mettendo in campo qualsiasi azione tesa a supportare, in ogni sede, chi ha subito tale odioso misfatto, anche al fine di evitare che simili vergognosi avvenimenti si ripetano in futuro”.

Lo dichiara l’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata, Donatella Merra.

Roberto Cifarelli (Pd): Presentata un’interrogazione consiliare

La questione dei presunti atteggiamenti sessisti di un alto dirigente regionale nei confronti di una funzionaria attraverso messaggi whatsapp, ascoltata a microfoni spenti dal Consigliere Zullino durante la sospensione dei lavori di una commissione consiliare, è una circostanza molto più che sgradevole che non può passare inosservata. Sarebbe auspicabile, e ci sentiamo di incoraggiare, le donne a denunciare ogni forma di sessismo perpetrate a loro danno.
Di fronte a quanto si sta palesando ho deciso di presentare una interrogazione consiliare al Presidente della Regione, Vito Bardi, ed all’Assessore al ramo, Francesco Fanelli.
Se è vero quanto apprendiamo da notizie giornalistiche che questi atteggiamenti sessisti andavano avanti già da tempo, afferma il dirigente del Partito Democratico, ci domandiamo se il presidente Bardi e l’assessore alla Salute Fanelli ne fossero già a conoscenza e pertanto, anche sulla base di quanto emergerà dall’indagine interna promossa dallo stesso Presidente della Regione, di fare immediatamente chiarezza su questa tristissima vicenda, se trattasi di caso isolato, e riferire su quali provvedimenti intendono adottare qualora venissero confermate le indiscrezioni.
Condivido quanto sostenuto in questi giorni scorsi dalle diverse associazioni, sindacati e dalla stessa stampa. Da diversi punti di vista hanno condannato questo atteggiamento sessista che assume maggior rilievo proprio perché accaduto all’interno di un ambito istituzionale. Bene ha fatto la Presidente regionale della Commissione Pari opportunità a chiedere all’assessore Fanelli, presidente dell’Osservatorio Regionale sulla violenza contro le donne e i minori, di convocare l’osservatorio quanto prima affinché venga svolto un adeguato approfondimento su quanto accaduto e su tutti gli altri casi di violenza sulle donne e sui minori in Basilicata.