La Martella è la “capitale italiana dei borghi letterari”.

La menzione arriva a margine della settima edizione del premio letterario “Il Borgo italiano”, svoltasi sabato scorso nel villaggio olivettiano di Matera, nell’ambito delle iniziative di celebrazione dei 70 anni dalla sua fondazione.

«Si tratta di un titolo che, da quest’anno, abbiamo scelto di attribuire al posto che ospita il Premio – dichiara il suo fondatore, David Spezia – per il ruolo di rappresentanza che riveste tra i borghi italiani narrati dai partecipanti al concorso, dando sia il nome all’edizione ma anche ospitando la cerimonia di premiazione».

L’edizione 2023 del “Borgo italiano”, però, ha previsto, in piazza Montegrappa, anche presentazioni di libri, reading di poesie e un mercatino con degustazione di prodotti tipici, oltre che una cena a base di due piatti “principe” della tavola materana: la crapiata e la cialledda.

«Anche stavolta la nostra comunità si è adoperata in modo corale per la riuscita di una manifestazione che sottolinea, qualora ce ne fosse bisogno, la matrice non solo popolare ma anche culturale di La Martella – afferma il presidente dell’associazione “Amici del Borgo”, Paolo Grieco – e questo riconoscimento simbolico è un ulteriore risultato da condividere tra tutti noi che, oltre ai propri impegni privati, lavorativi e familiari, diamo il massimo per la comunità, anche cittadina».

Il legame creatosi tra il premio letterario “Il Borgo italiano” e La Martella, insomma, non si è esaurito con la manifestazione. La “capitale italiana dei borghi letterari”, infatti, sarà al centro di altre iniziative collaterali al premio «che – conclude il fondatore David Spezia – saranno annunciate nella prossima edizione».