E’ stato presentato questo pomeriggio, nella suggestiva cornice del cortile del Castello “Pirro del Balzo”, il libro “Isabella da Venosa. Isabella del Balzo duchessa di Venosa, principessa di Altamura e regina di Sicilia a Napoli”, scritto da Arturo Bascetta. Dopo i saluti della Sindaca Marianna Iovanni, interverranno il Prof. Virgilio Iandiorio e il Prof. Pellegrino Caruso. A moderare l’incontro è stato il giornalista Emilio Spiniello.
L’evento, organizzato dal Comune di Venosa in collaborazione con il festival del libro Borgo d’Autore, è stato pensato dall’Amministrazione comunale come un’occasione per ricordare il 550° anniversario dalla fondazione del Castello, ricorrenza per la quale non è stato possibile avere un programma di eventi dedicato, a causa del Covid-19. Il Castello fu voluto dal padre di Isabella, il duca Pirro del Balzo. La sua costruzione avvenne tra il 1460 e il 1470 e rappresentò un momento emblematico del XV secolo, nel quale le scelte attuate incisero profondamente sulla storia della città oraziana, stravolgendone l’impianto urbanistico.
Una vita intensa quella di Isabella, che l’ha vista protagonista, suo malgrado, di vicende personali sfortunate, raccontate nel volume “Isabella da Venosa”, pubblicato dalla casa editrice ABE Napoli nella collana “Le Regine di Napoli”. La sua figura, forse poco conosciuta, fu centrale nella storia del Regno di Napoli ed estremamente significativa per il suo tempo.
Figlia del duca d’Andria Pirro del Balzo e di Maria Donata Orsini di Venosa, Isabella nacque come duchessina di Venosa e fu allattata da una nutrice di Minervino.
Trasferitasi ad Altamura, mentre il padre assurgeva a generale del regno aragonese, nel 1483 fu promessa in sposa a Francesco d’Aragona, il più giovane dei figli legittimi del re di Napoli Ferdinando I. Matrimonio che però non poté realizzarsi, perché il principe morì, dopo avere guidato in Puglia la repressione contro la ribellione del futuro suocero. Pirro Del Balzo era infatti entrato a far parte della congiura dei baroni contro re Ferdinando e il 4 luglio 1487 fu arrestato e rinchiuso in Castelnuovo a Napoli, dove sarebbe morto. Secondo le previsioni del contratto matrimoniale, Isabella fu data in sposa a un altro figlio del re, Federico d’Aragona, divenendo in seguito, nel 1496, regina di Napoli.
Lo scorso 30 dicembre, in occasione dell’evento “Il Castello animato. Il Medioevo prende vita”, si era dato il via alle celebrazioni per i 550 anni dalla costruzione del maniero, in seguito annullate. Attraverso brevi drammatizzazioni, performance artistiche, concerti di musica medievale e spettacoli con il fuoco, il Castello è stato riportato ai suoi più antichi fasti, facendo rivivere lo spirito medievale che ancora aleggia tra le sue mura. Momento cruciale dell’evento è stata la rievocazione storica in costume con protagonisti i duchi Pirro e Maria Donata, insieme alla stessa Isabella, loro figlia ultimogenita.