Informare le donne lucane sulle opportunità offerte dall’Europa. La “strategia per l’uguaglianza di genere 2020 – 2025”, approvata dalla Commissione Europea, ha dato i primi risultati e ha generato progetti, documentazione e strumenti utili a superare il gap di genere e gli stereotipi. Ma non sempre questi dati sono alla portata di tutti. Una ricerca dell’Ufficio della Consigliera Regionale di Parità della Basilicata ha fatto emergere gravi criticità ad acquisire autonomamente le informazioni per partecipare ai programmi europei. “Con l’unica eccezione – afferma la Consigliera Ivana Pipponzi – della Borsa dei Fondi Europei Diretti FEDx. Si tratta di una piattaforma web che consente ai soggetti interessati di consultare gratuitamente l’elenco di tutti i finanziamenti europei diretti attivi, nonché il catalogo dei progetti innovativi, delle competenze e delle richieste, generati dall’Area Unica di Interscambio dei Dati Elettronici dello standard Europeo. L’elenco è costantemente aggiornato”.
“Ed è proprio per cercare di colmare il vuoto informativo sui programmi europei, sugli strumenti e sui finanziamenti europei a fondo perduto – aggiunge la Consigliera – che abbiamo deciso di aderire alla sperimentazione delle metodologie e strumenti FEDx”.
“Il nostro obiettivo – chiarisce la Consigliera di parità – è quello di creare le condizioni ed individuare le tipologie di disuguaglianze maggiormente subite dalle donne lucane al fine di intervenire per attivare le soluzioni percorribili. Infatti, l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere rende disponibili i kit di «strumenti passo-passo» per la preparazione, ideazione, attuazione, monitoraggio e valutazione delle politiche, delle misure normative e dei programmi di spesa di bilancio”. Per questo motivo, evidenzia Pipponzi, “abbiamo dato vita al Comitato promotore “DICO parità di genere” – Donne Insieme per COntribuire alla parità di genere e conoscere le opportunità europee dirette, al quale sono invitati a iscriversi le donne, le Associazioni e i soggetti pubblici e privati”.
Il rapporto del 2023 sulla parità di genere in Europa, pubblicato dalla Commissione Europea il 7 marzo 2023, fornisce, infatti, un quadro cupo, in quanto l’indice europeo sulla parità di genere del 2022, se non fosse stato per i piccoli progressi compiuti nell’area della leadership femminile, avrebbe mostrato una tendenza negativa.
“Un trend da invertire. La battaglia per superare le differenze di genere e gli stereotipi – conclude Pipponzi – riguarda tutti. Vincerli vuol dire non solo affrancare le persone dai lacci del pregiudizio ma soprattutto liberare le energie e le idee necessarie per lo sviluppo economico e sociale anche della nostra regione”.
Maggiori informazioni: [email protected]
Richiesta iscrizione: www.fedx.it/gender