Sabato 29 aprile, alle ore 17.30, a Casa Cava, a Matera, si svolgerà l’incontro “Chernobyl: 37 anni dopo”, promosso dall’associazione “Accoglienza senza confini”, in occasione del 37° anniversario del più grande disastro nucleare della storia, con il patrocinio del Comune di Matera, del Centro Servizi per il Volontariato di Basilicata, del CISOM e dell’AVIB, ovvero la federazione delle Associazioni italiane per la Bielorussia.
Dopo i saluti istituzionali e l’intervento introduttivo del presidente di “Accoglienza senza confini”, Francesco Rubino, è in programma il collegamento in remoto con Yury Bandazhevsky, il massimo esperto al mondo delle conseguenze del fall-out nucleare di Chernobyl.
Obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di rimarcare quanto gli effetti devastanti di quel disastro impattino ancora fortemente sulla salute pubblica delle popolazioni di quei territori.
Di qui la necessità di rilanciare anche le “vacanze di risanamento” per i bambini bielorussi di cui l’associazione materana si occupa da 20 anni, attualmente sospese per il Covid prima e per le tensioni internazionali legate alla guerra russo-ucraina dopo.
A tale proposito, interverranno anche i rappresentanti di altre associazioni italiane che si occupano di accoglienza, provenienti da Genova, Nichelino (TO), Milano e Bari, per sottoscrivere insieme ad “Accoglienza senza confini” un patto per il rilancio delle attività.
L’iniziativa del 29 aprile sarà anche l’occasione per presentare un libro realizzato per raccontare i primi 20 anni di attività dell’associazione e, in chiusura, presentare ufficialmente “Il drago della terra bianca”, il documentario di Sergio Palomba e Mario Raele, prodotto da Rvm Broadcast e Jogo Media e girato tra Italia e Bielorussia, che racconta le attività svolte da “Accoglienza senza confini” per garantire un futuro migliore ai bambini, vittime inconsapevoli e incolpevoli della tragedia di Chernobyl.