400mila euro di fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegnati al Comune di Tito e altri 150mila euro di finanziamenti ai privati per lo sviluppo dei servizi turistici. Con questi finanziamenti il Comune di Tito recupererà e metterà a nuovo, per l’ambito turistico e per l’accoglienza, la storica Casa Cantoniera situata ai piedi del sito archeologico Torre di Satriano in Tito. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è, con questo progetto già approvato, trasformare la struttura, oggi abbandonata, nel fulcro del turismo sul territorio e la porta di accesso al parco archeologico.
Verrà infatti realizzata una struttura ricettiva, con camere, area ristoro e infopoint turistico. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è recuperare gli spazi, dal valore storico per il territorio, per ospitare servizi turistici destinati alla comunità locale ed ai fruitori del sito archeologico. Si tratta di un progetto proposto dal Comune di Tito, che completa lo sforzo di questi anni per la valorizzazione e fruizione della Torre di Satriano in Tito, interessata in questo periodo da lavori di restauro e digitalizzazione del patrimonio culturale. La Casa Cantoniera, giova sottolinearlo, sarà alienata dalla Provincia di Potenza a favore del Comune di Tito. La struttura, inoltre, ospiterà una sala ‘wine bar’ con cucina e servizi igienici, diverse camere con servizi separati e mini appartamenti per il turismo non solo ‘mordi e fuggi’.
“Ringrazio – ha dichiarato il sindaco di Tito, Graziano Scavone – la Provincia di Potenza per la preziosa collaborazione e il Patto Territoriale Sviluppo Basilicata Nord Occidentale, di cui siamo soci, che curerà l’attuazione del progetto. Abbiamo inseguito fortemente un progetto di valorizzazione della Casa Cantoniera ai fini turistici, candidando gli interventi su più misure. Siamo soddisfatti oggi per la valutazione positiva della domanda candidata dal Patto Territoriale, tra i pochi progetti ammessi a finanziamento in Italia, che raggruppa diversi Comuni del Marmo Platano Melandro oltre che soggetti privati, e che rappresenta un progetto pilota finalizzato allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale attraverso l’integrazione dell’offerta e dei servizi turistici su scala comprensoriale”.