La questione del dimensionamento scolastico è vicenda importantissima e fondamentale per il futuro della nostra Regione. Ho interessato della vicenda anche la Sottosegretaria Frassinetti.
L’abbassamento del limite a 900 studenti prende atto dello spopolamento dell’intera Italia, dove la media si è abbassata a 910 studenti per istituto scolastico.
Da questo ricalcolo, la nostra Regione ne esce particolarmente penalizzata. La Basilicata conta 70.000 studenti ma ha una media per istituto di 619 discenti. È la più bassa d’Italia. Ad esempio, il Molise ha circa 33.000 studenti ma una media più alta per istituto.
È evidente che negli anni qualcosa non ha funzionato nelle modalità con le quali è stato affrontato il problema. Perché, se è vero come è vero, che la Basilicata sente fortemente il problema della assenza di adeguati collegamenti e ha molti comuni montani, è anche vero che nella nostra Regione più che in altre, sulla questione scuola, il campanilismo ha fatto da padrone, senza, per altro, risolvere nulla.
Condivido, quindi, quanti in questi giorni si dicono preoccuparti per le sorti del sistema scolastico lucano. Per questo, sollecito le istituzioni, in primis le Province qualiamministrazioni competenti che elaborano il piano di dimensionamento scolastico, a non commettere gli sbagli del passato.
Non dobbiamo dimenticare quanti, inclusi i sindacati, negli scorsi anni, hanno segnalato le storture commesse in questo ambito. Una tra tutte: l’ultimo dimensionamento scolastico del Governo Pittella ha visto favorire plessi scolastici che non erano a rischio rispetto ad altri, al solo fine di garantire un istituto più di un altro, un dirigente piuttosto che un altro.
Gli effetti di questa ‘mala organizzazione’ si faranno sentire ancora di più con i nuovi parametri. È evidente. Ovviamente continuerò a seguire la vicenda, spingendo sulle possibili deroghe già previste. Ma è chiaro che, anche in questo caso, dovremo farci carico della situazione, mai affrontata, lasciataci dalla sinistra.
Sen. Gianni Rosa