Il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’evento franoso che si è verificato il 30 novembre scorso a Castrocucco, nel comune di Maratea. Per l’attuazione delle prime misure sono stati stanziati più di 1 mln di euro.

L’ Assessore alle infrastrutture Merra aggiunge inoltre che già lunedì prossimo è prevista la consegna in via di urgenza dei lavori per il ripristino delle condizioni di sicurezza della SS18 e dell’intera area colpita dal grave evento franoso del 30 novembre scorso.  In questa prima fase si procederà con il disgaggio e la rimozione dei massi suscettibili di crollo, soprattutto in prossimità della SS18.

La durata di queste operazioni è stimata in circa di 40 giorni. Contestualmente alle attività in situ verrà sviluppato il progetto esecutivo per il ripristino della viabilità sull’arteria che sarà finalizzato alla ricostruzione dell’asse viario, insieme alla realizzazione di tre tratti in galleria, anche in funzione di protezione del percorso stradale.

La fase immediatamente successiva consisterà nella installazione di una rete di protezione a ridosso della rupe e lungo il versante su diverse sezioni, con il posizionamento di sensori in grado di monitorare e registrare qualsiasi movimento di natura gravitativa lungo tutto il costone, in tempo reale e 24 ore su 24. Inoltre, a garanzia della sicurezza delle maestranze che lavoreranno sulla strada e in seguito anche dell’utenza verranno posizionate barriere paramassi a monte dei tratti stradali su cui saranno realizzate le gallerie artificiali. Tale sistema passivo sarà ugualmente dotato di sensori di allerta che saranno mantenuti anche a opere compiute per la fruibilità ordinaria e la maggiore sicurezza dei cittadini che utilizzeranno l’arteria.

Con la dichiarazione dello Stato di Emergenza – ha concluso l’Assessore Merra – verranno incrementate le capacità operative e finanziarie per tutti gli interventi previsti e da attuare su Maratea, diretti al superamento definitivo delle varie criticità.