Si è tenuta nei giorni scorsi la conferenza stampa per la presentazione dei prossimi appuntamenti del Rosetta Jazz Club, che nel 2022 si è aggiudicato il premio come “Miglior Jazz Club d’Italia” conferito dall’associazione nazionale “Italia Jazz Club” e dalla “Federazione Italiana del Jazz” con una motivazione che racconta molto dell’identità del club e del legame con la città di Matera: “Premio Jazz Club dell’anno al Rosetta Jazz Club di Matera per la capacità di proporre una programmazione artistica di qualità in relazione alle difficoltà derivanti dal contesto storico, territoriale, strutturale ed economico”.
A Matera arriva dunque il riconoscimento più importante nell’ambito dei Jazz Club, facendo di quelle che avrebbero potuto essere delle criticità, i propri punti di forza. Il Presidente e Direttore Artistico del Rosetta Jazz Club, Giuseppe Venezia, al riguardo ha dichiarato: «È un premio inaspettato e graditissimo che ci fa onore. In Italia ci sono tante realtà importanti del panorama Jazz. La motivazione è legata alla capacità di aver organizzato eventi di rilevanza internazionale tra i musicisti più importanti al mondo e averlo fatto in un posto così piccolo e in un territorio con un bacino di utenza molto inferiore rispetto ai grandi centri. Questo ci riempie di orgoglio».
John Panitucci, Dave Kikoski, Peter Bernstein, Itai Kriss, Pat Bianchi, Jerry Weldon, Steven Feifke, Ulysses Owens jr. sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno scelto di calcare il palco del Rosetta Jazz Club e di immergersi nella sua atmosfera magica dettata proprio dalle piccole dimensioni, un limite solo in apparenza, ma in realtà artefici della magia: «Questo genere di musica si basa molto sull’estemporaneità dell’esperienza. Avere il pubblico così vicino mette l’artista in condizioni totalmente differenti rispetto a quando la distanza è maggiore – ha aggiunto Venezia -. Fa sì che il concerto sia molto più bello. Rimanda sul palco le emozioni ed è un ping-pong di elettricità. È bello suonare in teatro, in posti molto grandi, ma in un posto come il Rosetta è magico».
E i grandi nomi continuano infatti ad arrivare, come accadrà anche per il prossimo evento in programma oggi alle ore 21, quando al Rosetta Jazz Club ci sarà Roberto Gatto, batterista tra i nomi storici del panorama jazzistico italiano e non solo. Insieme a lui, Bruno Montrone al pianoforte e Giuseppe Venezia al contrabbasso. L’ingresso ha il costo di €15 per il biglietto intero e di €10 per il ridotto per gli studenti e le studentesse del conservatorio “E.R. Duni” di Matera.
Il 27 gennaio, sempre alle 21, è la volta del Giovanni Scasciamacchia Trio feat. Andrea Pozza. È obbligatoria la prenotazione. Oltre ai concerti, si rinnova ogni lunedì l’appuntamento caratterizzante del Rosetta Jazz Club, la jam session: «Il momento tra i più formativi per i musicisti di jazz – come la definisce il direttore artistico Venezia -. Una vera e propria palestra in cui i musicisti si mettono alla prova e a nudo. Nella maggior parte dei casi ci si trova sul palco con persone di cui non si conosce neanche il nome e si comincia a fare musica. Dà l’idea della potenza di questo linguaggio universale». Un appuntamento che permette alla vocazione del Rosetta di prendere forma: il club nasce infatti soprattutto per i giovani musicisti del conservatorio che qui possono vivere un’esperienza mai esistita prima a Matera, soprattutto mai in maniera così continuativa, con una cadenza fissa settimanale. «L’Associazione nasce per loro – conclude Venezia -. Personalmente sono fortunato, sono un musicista e vivo di questo mestiere. Mi sentivo in dovere di dare qualcosa indietro alla musica».