“È inaccettabile:  un comparto che interessa circa 18.000 aziende, il 25% della regione, con oltre 25.000 addetti è abbandonato a se stesso e senza guida istituzionale.

La Regione Basilicata dal 7 ottobre scorso, quando l’Assessore Cupparo si è dimesso, è senza assessore, situazione emblematica di una politica Regionale incurante del destino di un settore: l’agroalimentare rappresenta il 10% del PIL Regionale, ma al Presidente Bardi e alla sua maggioranza non sembra interessare la platea di lavoratori coinvolta, come quella delle attività di forestazione, compresi gli addetti Saaap, parliamo di circa 4000 persone.”

Lo dichiara il Consigliere Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Reniew Europe.

“Italia Viva in Consiglio – prosegue Braia – ha garantito la responsabilità del proseguimento delle attività amministrative. Nonostante questo, siamo in grave ritardo: prima dell’Immacolata non saranno pagati agli operai Saaap gli stipendi di Ottobre, visto che la manovra di assestamento non è ancora stata pubblicata sul BUR e il Consorzio di Bonifica non paga le spettanze. Assessore Galella e Musacchio protagonisti impotenti di questa vicenda.

Figuriamoci se la maggioranza di centro destra sarà capace di riformare il settore, come falsamente promesso. Da anni si attende un confronto sull’opportunità di istituire l’Agenzia Forestale per sancire la fine dell’egemonia del Consorzio di Bonifica, che deve tornare ad occuparsi solo ed esclusivamente di condotte idriche, di agricoltori e di manutenzione dei canali, come da sempre sosteniamo.

Decisione a nostro avviso scellerata quella  di non avere la figura istituzionale che  rappresenti e guidi il dipartimento Agricoltura, appartiene a una modalità superficiale di fare politica solo attraverso contrasti e posizionamenti, che generano immobilismo e disorientamento.

Proprio in questo momento in cui la Basilicata deve affrontare l’emergenza e rilanciare con il Pnrr e la nuova programmazione PAC  2023/2027 l’agricoltura lucana. Ci sono novità in termini di valorizzazione dei titoli e dei criteri di utilizzo dei fondi Psr  che cambieranno, senza alcuna discussione in atto con le associazioni di categoria e le rappresentanze del comparto.

Tutto, purtroppo, si trascina stancamente da 4 anni,  tra scorrimenti di graduatorie ereditate, emissioni di bandi programmati e decisi nella passata legislatura, emergenze da affrontare in ritardo e spesso male. Speriamo che i 4 milioni di euro da trasferire al Consorzio siano sufficenti ad evitare l’aumento delle tariffe idriche, altrimenti ci sarebbe anche questo ultimo schiaffo agli agricoltori. 

In questa fase complicatissima si concentrano aumenti dei costi di carburante, energia, fitofarmaci e una contestuale contrazione dei consumi dovuti all’incremento dell’inflazione che impoverisce famiglie e imprese. Si aggiunge il maltempo, il dissesto idrogeologico, in Basilicata come in tutta Italia. 

A tutto questo la Regione deve rispondere, urgentemente, com una strategia che possa e rilanciare il comparto agricolo, caduto in un oblio anche comunicativo. Mentre prima il Brand  Basilicata dell’agroalimentare aveva una narrazione anche condivisa con vette di notorietà notevoli nazionali e internazionali, anche grazie a Matera Capitale Europea della Cultura, oggi molto del lavoro fatto è finito nel dimenticatoio.

Presidente Bardi – conclude Braia -si paghino gli operai Saaap, si nomini immediatamente un Assessore all’agricoltura, almeno perchè si ripristini l’interlocutore istituzionale che sappia prendersi le sue responsabilità. Magari risolvere i problemi e le criticità che stanno per scoppiare e progettare il futuro di cui, ad oggi, abbiamo perso le speranze. La comunità lucana deve sapere che la Basilicata non potrà vivere solo di bonus Gas.”