È di ieri l’approvazione all’unanimità – da parte del Consiglio comunale di Marsicovetere – della proposta di legge riguardante l’istituzionalizzazione del Centro di Dialettologia Internazionale, quale organismo giuridico riconosciuto dalla Regione Basilicata. Si tratta di un ulteriore passo in avanti per la difesa dell’opera di studio e di ricerca sulla ricchezza dei dialetti regionali, in cui sono stati coinvolti tutti i rappresentanti istituzionali della regione Basilicata. Il disegno di legge è stato promosso e fortemente voluto dalla Prof.ssa Patrizia Del Puente, docente di glottologia e di linguistica dell’Ateneo lucano e direttrice del progetto A.L.Ba., l’Atlante linguistico della Basilicata, una raccolta linguistica sui dialetti dei 131 Comuni della regione e delle sue straordinarie varianti sintopiche.
Il progetto A.L.Ba. ha attestato scientificamente l’interessante patrimonio linguistico e dialettale della Basilicata – del quale aveva già dato testimonianza l’autorevole voce del grande linguista Gerard Rohlfs – e più tardi si è evoluto nel Centro di Dialettologia Internazionale, operante presso le sedi dell’Università degli Studi della Basilicata.
Tra le iniziative lodevoli condotte dalla Prof.ssa Del Puente – la quale ha guidato autorevolmente il C.I.D. – vi è la creazione di un Alfabeto dei Dialetti Lucani, rendendo la Basilicata la prima regione a dotarsi di uno strumento linguistico unitario. Tra le attività culturali si devono annoverare i numerosi convegni e seminari internazionali sui dialetti lucani, voluti dal suo comitato tecnico scientifico, che si è distinto da subito per il suo carattere internazionale. Difatti annovera tra i suoi componenti docenti delle Università di Cambridge, Manchester, Napoli “Federico II”, Oxford, Pisa e Udine.
<<Trasformare il C.I.D. in un organismo istituzionale dotato di personalità giuridica, gli consentirà di continuare nell’opera di valorizzazione dei dialetti lucani, promuovendo ulteriori indagini e raccolte scientifiche e scongiurando la temibile alternativa dell’oblio di un patrimonio umano e culturale di valore inestimabile per le comunità lucane>>, ha dichiarato Marco Zipparri, sindaco del Comune di Marsicovetere. Ha sottolineato, altresì, il dovere di consegnarlo alle generazioni future quale parte integrante del tessuto culturale della popolazione lucana.