E’ stato sottoscritto questa mattina in Regione, nella sala Sinni della Direzione generale per lo Sviluppo economico, il lavoro e i servizi alla comunità, l’Accordo Base per la realizzazione di un Piano di reindustrializzazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali del sito produttivo inattivo “Ex Firema, ubicato nel comune di Tito (Pz), che definisce i contenuti dell’Avviso Pubblico che avrà una dotazione di 4 milioni di euro dalla Regione e sarà pubblicato la prossima settimana.

All’incontro presieduto dall’Assessore al ramo Alessandro Galella, sono intervenuti, alcuni collegati da remoto e altri in presenza, i seguenti rappresentanti:

Canio Alfieri Sabia, Direttore Generale della Direzione Generale per le Politiche di Sviluppo Economico, il Lavoro e i Servizi alla Comunità; Giuseppina Lo Vecchio per l’Ufficio Politiche di Sviluppo, finanza agevolata, incentivi alle imprese e promozione aree ZES della Direzione Generale per le Politiche di Sviluppo Economico, il Lavoro e i Servizi alla Comunità; Graziano Scavone, Sindaco di Tito; Ricotta Gaetano, CGIL; Marco Lomio, UIL; Giovanni Galgano, UIL; Quarantino Carlo, CISL; Giovanni Larocca, CISL; Roberto Laurino, rappresentante dei lavoratori.

L’Avviso Pubblico – si legge nell’accordo sottoscritto – deve avere le seguenti caratteristiche:

prevedere la possibilità della reindustrializzazione nello stesso sito con relative attività di adeguamento/modifiche dello stesso per nuove attività produttive, ai sensi dell’art. 17 legge Regionale 28/2007, previa messa a disposizione del sito da parte del proprietario;

prevedere la possibilità di estendere la reindustrializzazione anche in altri siti e in settori di attività produttive diverse dalla precedente attività al fine di favorire la completa ricollocazione di tutti i lavoratori già impegnati nella precedente attività, ai sensi della Legge Regionale n. 19/2012;

le aree interessate dall’intervento di reindustrializzazione devono essere ubicate preferibilmente nella area industriale di Tito con possibilità di estensione ad altre aree industriali comunque non distanti più di 50-100 Km dal sito produttivo di Tito, al fine di evitare distanze elevate dalla residenza dei lavoratori da ricollocare con premialità per insediamenti produttivi compresi in un raggio di 30 Km dal sito produttivo dismesso;

al fine di facilitare la possibilità di ricollocazione di tutti i lavoratori già impegnati nella precedente attività, il Piano di reindustrializzazione può essere composto anche da due o più Progetti di Investimenti;

al fine di avere garanzia di maggiore stabilità occupazionale, vengano previsti strumenti fiscali e normativi anche da parte del Comune interessato per facilitare le iniziative industriali che prevedono il recupero di strutture dismesse e/o l’ammodernamento/riqualificazione di strutture già produttive;

il soggetto beneficiario delle agevolazioni previste per la reindustrializzazione del sito produttivo inattivo nelle modalità innanzi descritte dovrà assumere prioritariamente e fino al totale esaurimento dalla platea dei lavoratori già impegnati nella precedente attività ove questi dichiarino la propria disponibilità.

“Sono felicissimo – dichiara l’assessore Alessandro Galella – di essere riuscito, in tempi brevissimi, a sottoscrivere con le parti questo accordo che stabilisce le caratteristiche dell’Avviso pubblico per la reindustrializzazione e la ricollocazione degli ex lavoratori della ex Firema di Tito Scalo. A seguito di numerosi contatti avuti sul territorio con diversi imprenditori sono fiducioso che, grazie all’impegno di 4 milioni di euro da parte della Regione, si possa risolvere questa vecchissima vertenza salvaguardando in primo luogo i lavoratori e le loro famiglie”.