L’inizio dell’anno scolastico è vissuto con speranza ed emozione da tutti, studenti e genitori. La scuola è il luogo della crescita umana e culturale. Il luogo in cui lo spirito critico prende forma e si sviluppa per avere anche i migliori cittadini del presente e del domani. Condivido pienamente le parole dell’arcivescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio, che, augurando buon anno scolastico, ha auspicato un radicale cambio di mentalità. Un cambio che va sostenuto anche con il buon esempio di tutti noi. L’arcivescovo di Potenza ha sottolineato due mali che hanno distrutto la Basilicata in decenni di distorsione dell’approccio verso la vita comunitaria e la politica. Clientelismo e raccomandazioni sono stati e, in parte, lo sono tuttora alcuni dei più grossi problemi che affliggono la società lucana, abituata, spesso, a non vedere di buon grado il merito e le capacità, senza la “benedizione” di qualcuno.
Agli studenti lucani dico di non demordere, di essere forti, di non cedere di fronte allo sconforto di esempi deprimenti che infestano la nostra società, di cercare di credere nella terra natia, senza, ovviamente, mettere limiti alle più grandi aspirazioni che non devono avere confini.
C’è bisogno di tutti per voltare pagina; per scrivere nuove pagine della nostra regione, nonostante si aggirino ancora i venditori di false promesse, i fautori di tanti fallimenti politici e del sottosviluppo. Mali che affondano le radici nei decenni passati.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle