Presentato questa mattina in conferenza stampa un documento di proposte rivolto alle forze politiche impegnate in campagna elettorale. Il segretario generale Vincenzo Cavallo avverte la Giunta Bardi: “Su caro energia, automotive e sanità è in gioco la credibilità della politica e delle istituzioni”
Mancano 18 giorni alle elezioni politiche del 25 settembre e la Cisl Basilicata scende in campo per indicare alle forze politiche impegnate in campa elettorale le priorità dell’agenda economica e sociale del futuro Governo. Lo fa con un documento in dieci punti che riprende e sviluppa in chiave territoriale i temi dell’agenda nazionale della Cisl e che già dal titolo evoca un metodo di governo all’insegna della partecipazione: “Ripartire, insieme”. Il documento è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Potenza dal segretario generale Vincenzo Cavallo.
L’idea della Cisl è di aprire sul decalogo di proposte “un confronto produttivo e di merito con i candidati di tutte le forze politiche del territorio, convinti che il dialogo sociale sia la via maestra per far avanzare riforme e investimenti che diano stabilità, continuità e consenso ad una transizione che metta al centro le ragioni dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie, della lotta alle disuguaglianze, in una prospettiva di sviluppo più equo, inclusivo, partecipativo e sostenibile”, spiega Cavallo nella premessa.
“La Cisl propone un’agenda sociale in cui sono indicate le priorità che il nuovo Governo dovrà affrontare con il contributo delle forze sociali, attraverso il confronto partecipato. La pandemia, la guerra in Ucraina, l’inflazione crescente hanno determinato un quadro economico e sociale che richiede un forte intervento pubblico e una progettazione partecipata delle azioni. Agenda sociale – specifica il segretario della Cisl lucana – vuol dire coinvolgimento dei corpi intermedi per gestire al meglio le ricadute, il contesto e i vincoli della transizione energetica, digitale e quindi sociale. La Cisl è un attore sociale che vuole orientare responsabilmente questo percorso di transizione ed essere sindacato che tiene il passo della transizione”.
Mezzogiorno, politiche industriali, contrattazione decentrata e politiche fiscali, occupazione, infrastrutture, legalità, politiche sociali, riforma istituzionale, governance partecipata su PNRR e Fondo coesione, politiche per le aree interne: questi i dieci punti del documento predisposto dalla Cisl. Un documento aperto pensato per suscitare e contaminare il confronto democratico: “Non intendiamo proporre questo documento a scatola chiusa – ha precisato Cavallo conversando con i giornalisti – ma vogliamo aprire un confronto con le forze politiche sulle principali emergenze che sta vivendo il paese e riportare la campagna elettorale vicina ai temi che interessano i cittadini”.
“Il prossimo Governo dovrà dare risposte tempestive per tutelare il potere di acquisto delle famiglie, in particolare quelle a basso reddito, che stanno soffrendo fortemente per il rincaro dei prezzi; e poi c’è da mettere in sicurezza il sistema produttivo che rischia la paralisi per la spirale dei costi energetici. Se non si interviene con misure adeguate di sostegno in autunno sono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro”, ha avvertito il sindacalista.
Tre le emergenze indicate dal segretario della Cisl nel corso della conferenza stampa: affrontare il caro energia tutelando le fasce sociali più fragili, garantire la ripresa produttiva del sistema industriale e l’occupazione, risolvere l’annosa questione della carenza di personale sanitario che mette a repentaglio la continuità dei servizi. Temi che sono da tempo al centro delle rivendicazioni del sindacato nei confronti della Giunta regionale: “In questi giorni ci siamo confrontati a più riprese con il governo regionale su nodi particolarmente spinosi. È un primo approccio che mi auguro possa servire a far maturare un confronto più articolato e strutturato”.
“Su caro energia, automotive e sanità e sulle priorità che stiamo indicando in questo documento, non ultima la questione delle transizioni occupazionali, la politica regionale si gioca la propria credibilità, e con essa è in gioco la credibilità delle istituzioni democratiche. Al governo regionale noi proponiamo un metodo che è fatto di dialogo, di condivisione e di responsabilità, l’unico metodo possibile per affrontare le sfide che ci pone questo presente e per costruire una prospettiva di crescita e sviluppo per la nostra regione. Se, al contrario, il metodo continuerà ad essere quello delle decisioni solitarie, come nel caso del bonus gas, il sindacato farà sentire forte la propria voce”, ha avvertito il segretario della Cisl.