L’Irccs Crob comunica che il direttore scientifico, prof. Alessandro Sgambato, ha manifestatol’intenzione di concludere anticipatamente il suo incarico che proseguirà fino a lunedì 31 ottobre 2022.
Il prof. Sgambato, direttore scientifico dell’Irccs Crob da maggio del 2019, si dice onorato dell’incarico ricoperto negli ultimi tre anni. Un periodo in cui, nonostante le tante difficoltàulteriormente aggravate dalle problematiche legate alla pandemia, il Crob ha ottenuto il riaccreditamento come “Clinical Cancer Center” dall’Organization of European Cancer Institutes (OECI) per il quinquennio 2021-2026 e, più recentemente, la conferma del riconoscimento come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per la disciplina di oncologia da parte del Ministero della Salute.
“Oggi lascio una direzione scientifica meglio strutturata e, soprattutto, un Istituto con una maggiore consapevolezza del proprio carattere scientifico e del ruolo che può svolgere all’interno della comunità oncologica nazionale e internazionale,con un futuro che appare più roseo di quanto non apparisse all’inizio del mio mandato” dice il prof. Sgambato che aggiunge“le alterne vicende di questi anni con tutte le problematiche conseguenti allo scoppio della pandemia hanno impedito, però, l’avvio di un concreto piano di sviluppo, che potrà avvalersi nel prossimo futuro dei fondi ottenuti dalla Regione Basilicata e dal Ministero della Salute”.
Il prof. Sgambato ritorna alla sua attività di docente e di ricercatore come membro della squadra che affiancherà il prof.Antonio Gasbarrini, recentemente eletto Preside, alla guida della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
“Continuerò a formare nuovi medici e professionisti sanitari e ad impegnarmi per lo sviluppo della conoscenza sulle cause della malattia neoplastica e sugli strumenti per combatterla e, auspicabilmente, sconfiggerla”.
“A nome di tutto l’Irccs Crob ringrazio il prof. Sgambato per il lavoro profuso per il nostro Istituto” dichiara il direttore generale vicario Giovannino Rossi che prosegue “un lavoro cui si è dedicato con impegno e spirito di servizio contribuendo allo sviluppo e al potenziamento del Crob anche facendo tesoro della propria esperienza di ricercatore e di docente universitario”.