«Un provvedimento così importante, quale quello del Ddl “Misure regionali
di compensazione ambientale per la transizione energetica e ripopolamento
del territorio lucano”, è oggi diventato legge. Finalmente possiamo dare
inizio all’iter che consentirà di avere quanto prima il beneficio previsto
sulle bollette», lo afferma il capogruppo di FdI, Tommaso Coviello.
«Ritengo – prosegue – sia trascorso un tempo adeguato dagli accordi con le
compagnie petrolifere e che sia stato dedicato a questo importantissimo Ddl
il giusto spazio e la giusta attenzione. Il tempo, come ben sappiamo, non è
una variabile ininfluente, soprattutto in questo delicato periodo. Ciò
detto è necessaria un’altra piccola precisazione storica: tutti gli addetti
ai lavori e non solo, conoscono a grandi linee la storia del petrolio in
Basilicata, delle due concessioni rilasciate ad Eni- Shell e Total e
oggetto degli accordi con la Regione Basilicata. Senza entrare, quindi, in
vicende ormai note a tutti, ricostruendo la storia, i documenti e le
interlocuzioni avvenute alla fine degli anni ’90 in particolare negli
accordi tra Eni e Regione, non si può non evidenziare come la materia gas,
seppur di assoluto interesse, non solo fu totalmente tralasciata, ma
addirittura era già stata oggetto di contrattazione privata tra la
compagnia petrolifera e società esterne. Questa scarsa considerazione della
materia gas da parte degli attori istituzionali dell’epoca, nonostante i
pareri di segno contrario degli esperti, ha comportato per decenni -
rimarca Coviello – una perdita in termini di contropartita per la
Basilicata che data la produzione considerevole di gas, ben avrebbe potuto
portare vantaggi diretti ai lucani. Ma questa è storia. Adesso siamo di
fronte ad un accordo nuovo, non solo con Total ma anche con Eni – Shell
sino al 2029 e porterà nella disponibilità dei lucani un quantitativo di
gas di 160 milioni di metri cubi. Il disegno di legge è un primo passo in
questa direzione. Un Ddl che, già dal titolo, si pone il fine di agevolare
la transizione energetica, nel rispetto dei cambiamenti climatici e di un
diverso obiettivo dell’Europa nell’utilizzo delle materie prime, ma
contemporaneamente con un’attenzione al grande tema del progressivo ma
inesorabile spopolamento della terra lucana». Per Coviello: «Incentivare
anche attraverso le opportunità di investimento e le agevolazioni sul gas,
può essere un motivo in più per i lucani di scegliere di stabilizzarsi
nella nostra regione o per decidere di tornare a viverci. È chiaro che
questo governo regionale ha ambizioni alte ed è credibile nelle
interlocuzioni con le compagnie petrolifere, ma anche con il governo. Lo è
perché, non solo ha portato a casa un accordo molto conveniente per la
Basilicata, ma perché è recettivo rispetto agli obblighi che l’Europa e il
governo ci chiede di assolvere: ci chiedono, infatti, energia rinnovabile e
noi già ne produciamo 3.700 gigawatt, mentre ne consumiamo come regione
3.100. Ora si tratta di capire limitatamente a questa enorme disponibilità
di gas come metterla a valore e incanalare al meglio questa risorsa del
nostro territorio. Da un lato il gas nella disponibilità dei lucani,
finalmente, dall’altro il finanziamento per la riconversione energetica.
Non sono d’accordo – ribadisce l’esponente di FdI – con chi dice
strumentalmente che siamo di fronte a classi di cittadini escluse, a utenti
che rimarranno fuori da questo beneficio, anche perché gli aspetti di
dettaglio della disposizione si metteranno in campo con atti
amministrativi. Siamo, invece, davanti ad una legge che dà una cornice
normativa ad un provvedimento che si sostanzierà rapidamente attraverso
meccanismi che coinvolgeranno altri attori, che non sono quelli
istituzionali, ma che sono coloro che direttamente gestiscono e si occupano
della distribuzione del gas. Bisogna ammirare, invece, la rapidità con la
quale questo governo vuole dare il beneficio per la prima volta concreto
alle famiglie lucane e dobbiamo fidarci delle interlocuzioni che ci sono
tra queste istituzioni preparate e credibili, sia con il ministero della
transizione ecologica che con gli operatori economici del settore. Penso,
altresì, e questo è l’impegno del quale mi sono fatto promotore, che in una
seconda fase la misura potrà essere estesa, vista la ulteriore
disponibilità di volumi di gas, anche alle utenze business delle piccole e
medie imprese, tanto più che appare anche superfluo precisare che la cosa
sarebbe fattibile e non confliggente con la normativa in materia di aiuti
di Stato. Infatti, qualora si volesse allargare anche al tessuto
produttivo, in specie a chi decide di riconvertirsi, ci sono le condizioni
giuridiche per non considerare il beneficio un Aiuto di Stato, ovviamente
se riferito a piccole e medie imprese ed in regime de minimis. E’ con
grande soddisfazione – conclude Coviello – che sono stati accolti due
emendamenti a mia firma per perfezionare, parlando di criteri prioritari,
le modalità attuative con le quali verrà posta in essere la misura, dando
una priorità in fase attutiva a coloro che porranno in essere interventi di
efficientamento e riconversione energetica. E ancora la previsione di
cumulabilità, dato lo ius superveneniens in materia di energia a livello
nazionale, dei bonus sociali che vengono e verranno erogati data la fase
contingente di crisi economica legata al caro bollette. Lo avevamo detto e
lo abbiamo fatto, inizia oggi un modello virtuoso».