L’analisi verte su cinque tematiche: principali assi viari, trasporto ferroviario e aereo, accessibilità in sicurezza delle aree interne e mobilità ciclistica e turismo

Le infrastrutture rappresentano la linfa vitale per lo sviluppo sia locale che nazionale e, pertanto, Basilicata in Azione presenta le proprie idee e priorità in merito alle infrastrutture della nostra regione, partendo da un’analisi delle risorse destinate alle infrastrutture, alla logistica e alla mobilità dall’ultima revisione del PNRR del 31/03/2022 e da ulteriori relative previsioni fatte dalle istituzioni a vario livello. L’analisi verte su cinque tematiche: principali assi viari, trasporto ferroviario e aereo, accessibilità in sicurezza delle aree interne e mobilità ciclistica e turismo.

Principali assi viari
Per quanto riguarda la viabilità, sia interna che interregionale la nostra regione presente numerosi punti deboli e carenze che ne compromettono le possibilità di sviluppo. Azione ritiene, quindi, che si debba dare una spinta decisiva per il completamento dell’asse viario trasversale Murgia-Pollino per collegare la provincia di Bari con la costa tirrenica passando per Matera, Ferrandina, Pisticci, Tursi. Si tratta di un asse viario importantissimo per il turismo, le attività economiche e il superamento dell’isolamento di diverse aree interne della Basilicata poiché costituisce un lineare collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico potenziando l’accessibilità turistica lungo l’itinerario Matera-Maratea-Pollino. In questo ambito la priorità assoluta è l’ammodernamento urgente del tratto Ferrandina – Matera, un tratto fra i più trafficata della regione da trasformare a 4 corsie in tempi certi e definiti. Tale tratto viario risulta strategico per la ZES Ionica che ha il suo perno logistico nella zona industriale di Ferrandina e della Val Basento al servizio del porto di Taranto. Massima attenzione meritano, poi, il completamento dei lavori per la messa in sicurezza della Basentana (con realizzazione di spartitraffico, svincoli, complanari, inserimento del Raccordo Autostradale RA05 da e per Salerno) e l’adeguamento e messa in sicurezza della PotenzaMelfi. È necessario ammodernare il raccordo autostradale Potenza-Sicignano mediante la realizzazione di ulteriori accessi/svincoli che permettano di ridurre i tempi necessari per raggiungere il capoluogo di regione sede dei servizi essenziali. Bisognerà inserire nella manutenzione straordinaria i sottopassi e i sovrappassi per consentire il transito dei mezzi agricoli e di soccorso. Altra emergenza da segnalare è il necessario completamento della Lauria-Candela che rappresenta sia un ideale collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico che una direttrice a scorrimento veloce verso l’Irpinia, di raccordo ad altre direttrici. C’è poi da prestare attenzione al miglioramento delle strade di accesso alle spiagge della costa ionica e alle trasversali verso i comuni dell’interno per migliorarne la sicurezza e i tempi di percorrenza. È infine interesse della nostra regione battersi per il completamento del tratto calabro della SS106 Ionica. Alla Regione Basilicata Azione chiede un cronoprogramma preciso dei progetti e dei lavori e un tavolo permanente di verifica/sorveglianza sulle opere.

Trasporto ferroviario
Sul fronte del trasporto ferroviario la regione Basilicata si trova in una situazione molto critica, con una linea Taranto-Potenza-Battipaglia inadeguata, mancanza di collegamenti trasversali, isolamento della città di Matera, mancanza di connessione all’alta velocità. Azione, pertanto, ritiene che occorra
Procedere urgentemente al completamento del collegamento ferroviario Ferrandina-Matera già finanziato e con lavori in corso ma con tempi assolutamente incerti, progettando e finanziando sin da subito il prolungamento verso Bari senza il quale la tratta Ferrandina-Matera avrebbe scarsa utilità. Il completamento di questo tratto e il suo prolungamento verso Bari costituiscono una priorità assoluta per la ZES Jonica e per tutta la Regione Basilicata;
Accessibilità alle aree industriali di Potenza, Tito Scalo, alla “Valle del Petrolio” (Val d’Agri) e del Lagonegrese (ex tratta Sicignano degli Alburni – Lagonegro) che si può realizzare mediante la prevista “connessione diagonale” Napoli-Taranto (via Battipaglia)
Procedere all’ammodernamento del tratto Metaponto-Potenza- Battipaglia per aumentare in modo deciso la velocità di percorrenza che oggi risulta inammissibilmente bassa;
Inserire la nostra regione nel circuito dell’Alta Velocità con una adeguata connessione alla futura linea ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria e Napoli-Bari
Di fondamentale importanza per il Vulture-Melfese la connessione alla tratta Napoli-Bari, vista l’imponenza, in termini occupazionali e territoriali, dell’area industriale di San Nicola di Melfi.
È in queste direzioni che andrebbero indirizzati i finanziamenti previsti nel PNRR distribuiti in 4 anni, dal dicembre del 2022 a giugno 2026. Ricordiamo a tal proposito i principali interventi che interesseranno il sud Italia:
Collegamenti ferroviari ad Alta Velocità verso il Sud per passeggeri e merci.
Realizzazione di 274 km di ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari, Napoli-Potenza-Taranto, Salerno-Reggio Calabria, Palermo-Catania. Tutti gli interventi saranno integrati con i sistemi di trasporto regionali (su ferro e su gomma), che svolgono un ruolo primario nel sostenere la domanda di mobilità locale;
Connessioni diagonali.
L’investimento si pone l’obiettivo di potenziare il trasporto ferroviario trasversale dall’Adriatico e dallo Ionio al Tirreno per migliorando la velocità, la frequenza e la capacità delle linee ferroviarie diagonali, riducendo così i tempi di percorrenza per i passeggeri e il trasporto delle merci.

Trasporto aereo
La Basilicata è tra le poche regioni prive di aeroporto e anche questo è un elemento di freno allo sviluppo, che potrebbe essere superato con l’adeguamento e il potenziamento della Pista “Mattei” di Pisticci Scalo questo gap potrebbe essere superato, dando occasioni di sviluppo turistico-commerciale al metapontino, a tutta la fascia ionica, alla ZES IONICA e quindi all’intera regione Basilicata. Questa infrastruttura è fondamentale per ogni esigenza di promozione turistica ed economica considerando che gli aeroporti regionali svolgono un ruolo importante per la coesione territoriale nazionale e dell’UE, specialmente nel caso delle regioni scarsamente popolate, e periferiche, come la nostra, resa marginalizzata dalla scarsa disponibilità di trasporti veloci. Altro elemento da non sottovalutare è l’importanza della sicurezza che va garantita dallo Stato per tutti i suoi cittadini e trova la sua criticità nell’esistenza o meno di una tale infrastruttura. Da sottolineare anche che il bacino d’utenza non sarebbe esclusivamente lucano ma si estenderebbe a tutti i comuni della fascia jonico-calabrese sino a Taranto, agevolmente collegati con la SS Jonica 106. Inoltre è importante sottolineare come la realizzazione di un aeroporto regionale, possa aver ripercussioni positive in termini di occupazionali che vedrebbero coinvolte aziende di molteplici settori, potenziando quindi, definitivamente, un sistema di Trasporto Pubblico Locale che ad oggi presenta enormi lacune e che andrebbe inclusa nella prevista Gara Regionale del TPL. Pertanto Azione ritiene che questo tema dell’aeroporto, sul tappeto da alcuni decenni, vada finalmente affrontato di petto, con l’obiettivo di arrivare ad avere in tempi brevi un aeroporto funzionante e collegato alla rete nazionale, convinti come siamo che esso attirerebbe il suindicato traffico trasversale interregionale.

Accessibilità in sicurezza aree interne
Misure importanti si sono intraprese a livello di PNRR in riferimento alla promozione e al miglioramento dell’accessibilità delle aree interne, al finanziamento di interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete viaria delle medesime aree anche rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico o a situazioni di limitazione della circolazione. Gli investimenti complementari puntano al recupero di deficit di manutenzione ed accessibilità di 72 aree interne nazionali di 1077 comuni per un totale di 2 milioni di abitanti. L’obiettivo è quello di riqualificare circa 2000 km di strade provinciali, comprendendo le opere d’arte serventi. Circa tre quinti del territorio italiano sono classificati come area interna, aree esistenti in tutta Italia da Nord al Sud e aventi tutte caratteristiche simili: a) grande patrimonio naturale e culturale; b) distanza dai centri urbani e di servizio; e) significative opportunità di sviluppo combinando innovazione e tradizione. Gli importi per le 72 aree ammontano a 300 milioni di euro ripartiti negli anni che vanno dal 2021 al 2026. Resta da identificare quanti e quali di questi km calcolati, coi relativi investimenti, siano stati destinati alla Basilicata, che certamente ospita molte di queste aree interne che necessitano di adeguati collegamenti. Questi finanziamenti devono essere tempestivamente intercettati per permettere la promozione e tutela della ricchezza dei nostri territori, valorizzando le risorse naturali e culturali, creando nuovi circuiti occupazionali e nuove opportunità che consentano di arrestare l’emorragia demografica con quello che ne consegue ovvero: declino demografico, marginalità geografica, mancanza di servizi di base (accesso alla scuola, garanzia di presidi sanitari adeguati, mobilità insufficiente). Segnaliamo ad esempio la GALDO-POLLINO che attualmente versa in uno stato di “prostrazione” e per la quale è stato previsto un primo intervento ma decisamente insufficiente a rendere la strada percorribile in sicurezza e in tempi accettabili.

Mobilità ciclistica e turismo
Le opere di realizzazione delle ciclovie sono di pressante attualità e assoluta necessità anche in Basilicata, dove peraltro non è ancora contemplato nessun progetto di realizzazione a livello governativo nazionale. L’obbiettivo è il potenziamento delle ciclovie per una mobilità a zero emissioni per favorire gli spostamenti quotidiani e l’intermodalità avente anche scopi turistici e ricreativi. L’area d’intervento mira a promuovere la crescita attraverso la realizzazione e manutenzione di reti ciclabili in ambito urbano e regionale con percorsi che siano meglio confacenti alla promozione delle specifiche attrazioni turistiche regionali quali ad esempio la “Ciclovia del Golfo” (litorale dei comuni del metapontino) o la “Ciclovia dell’Appennino lucano” (turismo di montagna) senza dimenticare la Ciclovia Potenza-Lago di Pantano (Pignola). Si potrebbe realizzare anche la “Ciclovia della collina materana” che ricalchi il vecchio percorso ferroviario della linea “Calabro-Lucana”, nel tragitto che incomincia da Matera passa dalle antiche stazioni di Ferrandina, Pisticci-scalo/Pozzitello, Craco-Peschiera e si conclude a Montalbano. Ognuno di questi interventi si completano con il miglioramento delle strutture ricettive e dei servizi turistici che tali percorsi incontrerebbero, pertanto riqualificando e migliorando lo standard di offerta, si raggiungerebbe il duplice obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e di promuovere un’offerta turistica basata sulla sostenibiità ambientale, innovazione e necessaria digitalizzazione dei servizi. Ad esempio, nel desueto percorso ferroviario Lagonegro-Spezzano, nel tratto lucano Lagonegro-Rotonda-Viggianello, potrebbe essere prevista una “Ciclovia del Pollino” che nel suo percorso incontra edifici ed ex stazioni, che se adeguatamente ristrutturate potrebbero essere riutilizzate come strutture ricettive. In alternativa, per godere delle bellezze naturali del territorio, si potrebbe realizzare un percorso ferroviario con trenino turistico che raggiungerebbe i comuni di Laino Borgo sino a Spezzano, in territorio calabrese.