“La disponibilità dell’a.d. Eni, Claudio Descalzi, espressa a Matera alla Festa di Avvenire, ad un rinnovato confronto con la Regione, le comunità locali, i sindaci, i vescovi, i sindacati, le associazioni imprenditoriali, tutte le parti sociali, testimonia la continuità di un impegno che non si limita all’attività estrattiva e di produzione del petrolio della val d’Agri, a conferma che l’Eni per la nostra regione non è mai stato un problema ma una risorsa”. A sostenerlo è l’assessore per le Politiche Agricole, con delega al P.O. Val d’Agri, Francesco Cupparo che ieri ha partecipato all’incontro a Matera in occasione della Festa dell’Avvenire.
“Le parole di Descalzi – aggiunge l’assessore – ci trovano in piena sintonia quando afferma che l’Eni attraverso il Progetto Energy Valley punta a realizzare un polo agro-ambientale e tecnologico, sul quale la Regione punta per il futuro dell’agricoltura, la cosiddetta agricoltura 4.0. Innovazione. Per affrontare le sfide dell’attuale congiuntura internazionale si deve contare sulle risorse che rappresentano punti di forza del nostro panorama agricolo e che devono essere tutelati e valorizzati quali la biodiversità, la qualità dei prodotti alimentari, il patrimonio forestale, il suolo. Per tutte queste ragioni e in uno scenario fortemente segnato dalla crisi, ricerca ed innovazione possono diventare gli strumenti che possono aiutare i nostri imprenditori agricoli. Noi ci crediamo – mettendo in campo tutte le azioni possibili per incentivare questi strumenti – e incoraggiamo gli agricoltori a crederci di più”.
Cupparo inoltre sottolinea la “piena sintonia con la posizione della Conferenza Episcopale della Basilicata che ha illustrato a Matera Mons. Orofino perché le risorse energetiche della Val d’Agri e del Sauro-Camastra producano nuova occupazione, sviluppo sostenibile, crescita sociale. E’ soprattutto sulla ricerca degli strumenti e delle azioni da mettere in campo per contrastare il disagio sociale che si registra anche nel distretto petrolifero che intendiamo ricercare con la Conferenza Episcopale e il cardinale Mauro Gambetti una strategia comune per scrivere una pagina di futuro condiviso”.