A Ferrandina, lunedì 27 giugno, Acea inaugura, in località Piana di Santa Chiara, il più grande impianto di fotovoltaico a terra in Basilicata. L’impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare ha una potenza installata di 20 MW.

L’opera è stata progettata e portata in autorizzazione dalla Engineering Geology Srl di Potenza, società attiva nel settore delle energie rinnovabili dal 2009, che ha curato anche la direzione lavori durante la fase di realizzazione e messa in esercizio.

Nell’ambito del Progetto di sviluppo locale, l’Amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto, a titolo di compensazione, la realizzazione di un intervento di efficientamento energetico della pubblica illuminazione del Centro Storico e la riqualificazione ed efficientamento energetico con corpi illuminanti artistici della facciata della Chiesa Madre, attraverso un apposito impianto di illuminazione che ne valorizzi i principali elementi architettonici. Inoltre sono previsti anche la pulitura e il consolidamento del portale della navata laterale sinistra.

“Il progetto – fanno sapere il sindaco Carmine Lisanti e l’assessora all’Ambiente Maria Murante- si inserisce pienamente all’interno di una nuova programmazione di produzione e accumulo energetico che sposa perfettamente la decarbonizzazione a favore di una progressiva riconversione ecologica di approvvigionamento che mira all’utilizzo di fonti rinnovabili nel rispetto del territorio e delle comunità su cui l’impianto insiste”.
“Siamo estremamente soddisfatti della proficua interlocuzione, tenuta nel corso degli anni, con i diversi interlocutori e attori pubblici e privati -proseguono- che ha portato alla realizzazione di una progettualità si sviluppo locale che si inserisce perfettamente all’interno della visione di città che la nostra Amministrazione intende costruire, basata sull’efficientamento energetico della pubblica illuminazione e dei pubblici edifici, sul decoro urbano e sulla valorizzazione del territorio e del proprio patrimonio monumentale e urbanistico. Una trasformazione che intende proseguire e rispondere alle sfide che il presente e il futuro ci presenta.”

“Questa è un’iniziativa avviata nel 2015. La vera sfida, adesso- dichiara Raffaele Nardone, amministratore unico di Engineering Geology – è quella di riuscire a coniugare l’esigenza della produzione di energia da fonti rinnovabili con la sostenibilità e la tutela del territorio. È, a mio avviso compito di tutti: imprenditori, pubblica amministrazione, tecnici, politica, accompagnare le trasformazioni del territorio attraverso interventi capaci di integrarsi nel paesaggio rispettando gli equilibri degli ecosistemi per consegnare alle future generazioni un territorio migliore”.