La notizia della componente gas gratis a tutti i lucani – una svolta “epocale”, come l’ha definitiva il Presidente Bardi – ha fatto accendere l’attenzione anche sui tanti lucani (si stima tra il 20 e il 30 per cento, dice una fonte della Regione a “Il Corriere lucano”) che non possono fare un contratto con le compagnie del gas, perché residenti in aree della Regione prive di metanizzazione.

Allo studio c’è un contributo, come già accade in Val d’Agri (ci dicono sempre dalla Regione), ma ovviamente chi può accedere alla rete del gas metano ma preferisce riscaldarsi con legno, pellet o gpl non riceverà un euro.

Giusto così.

Invece, quello che era sfuggito ai più è che la Regione Basilicata ha già stanziato 4.686.517,00 euro per il completamento e/o ampliamento della rete di metanizzazione dei Comuni della Basilicata (DGR 101572021).

Un importo importante in favore di quei Comuni della Basilicata che non hanno ancora accesso alla rete o che vogliono implementare le proprie infrastrutture già esistenti.

Il bando sarà gestito da SEL, la Società Energetica Lucana, controllata dalla Regione Basilicata. E si parla già di un’implementazione del fondo, così da consentire a più Comuni di accedere a queste risorse.

Il gas gratis ai lucani vale per i prossimi 10 anni. E probabilmente anche oltre il 2029. Sarebbe importante investire in infrastrutture.

Anche perché bruciare legna è sicuramente più inquinante da un punto di vista della Co2 rispetto al gas metano. E il gpl è meno sicuro del gas metano.

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