Domenica 15 Maggio 2022 presso la sala consiliare di Pietragalla (PZ) si è svolto il I° Convegno Fare Ambiente di Pietragalla.
Erano presenti il Presidente Nazionale Fare Ambiente il Prof. Vincenzo Pepe, il Vice Presidente Avv. Francesco della Corte, il Resp. Nazionale del settore Ispettori Ambientali Comunali Dott. Braschi Toto (collegato in remoto), la Coordinatrice Regionale Basilicata la dott.ssa Cristina Florenzano, il Sindaco Cillis e il Vice Sindaco Donato Sabia nonchè Assessore all’Ambiente del Comune di Pietragalla.
Il Laboratorio Verde di Pietragalla Fare Ambiente costituito nel 2021, nasce con l’obbiettivo di valorizzare il territorio, tutelare l’ambiente, contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e il randagismo e migliorare la raccolta dei rifiuti. L’Associazione ha 50 iscritti, non solo di Pietragalla ma anche da diverse parti della Basilicata, e quest’anno sono stati istituiti due Dot (distaccamento operativo territoriale) del Laboratorio Verde di Pietragalla, uno ad Avigliano il presidente è Giusppe Rocco Summa e l’altro a Sant’Arcangelo il presidente è una donna Maria Angela Simeone.
Dopo aver illustrato le attività svolte sul territorio si é aperto un dibattito sull’ambiente, i rappresentanti locali e gli esponenti dell’associazione hanno messo in evidenza la tutela dell’ambiente che é oggi una priorità e si figura come ” conservazione” assumendo un ambiente di vita legato ai ritmi e alle esigenze della natura.
La questione ambientale é sempre più al centro del dibattito politico ma é anche un argomento che ci troviamo ad affrontare sia con singoli cittadini, sia collettivamente, ovvero come società e come paese.
Tutto il mondo é a conoscenza di quello che sta accandendo al nostro Pianeta e di come contrastare gli effetti del cambiamento climatico, siamo chiamati tutti a fare una seria riflessione. Stanno soffocando, ogni giorno tonnellate di plastica, rifiuti che finiscono in mare, dove trascorriamo le estati felici, e in quel mare da cui arrivano i pesci prelibati che mangiamo a cena, finiscono ogni giorno una media di 700 tonnellate di plastica.
La cosa più grave é che la responsabilità non viene sentita da tutti i cittadini allo stesso modo, la gente si fa scivolare questo problema come nulla fosse, lo evita come se non riguardasse nessuno. Non tutti sanno che l’acqua e il cibo nella maggior parte dei casi sono inquinati, l’alimentazione é squilibrata e povera di sostanze nutrizionalmente essenziali, e i cibi che mangiamo, i vestiti che indossiamo possiedono microplastiche. Come si fa a far finta di nulla? Sono all’ordine del giorno notizie di abbandoni di rifiuti lungo le strade, sugli argini di fiumi e fossati o accanto ai contenitori per la raccolta differenziata. Questi gesti, frutto di maleducazione e inciviltà, comportano costi economici e ambientali che ricadono sull’intera collettività.
Il Presidente Nazionale Fare Ambiente Prof. Vincenzo Pepe, conclude, che con la riforma costituzionale degli articoli 9 e 41 che inseriscono la tutela dell’ambiente nella carta costituzionale, debbano rientrare effettivamente nella cultura ambientale di tutta la comunità, una cultura vissuta in termini ideologici e fondamentalisti, ma indirizzata verso un ambientalismo illuminato, ragionevole, che sappia coniugare la necessità dello sviluppo del nostro paese con la sostenibilità. Un “ambientalismo” green senza rinunciare alla direttrice dello sviluppo.
Il nucleare non può essere escluso tra le fonti e tra le tecniche di produzione dell’energia, e sicuramente deve essere riconsiderato in una cultura di rieducazione all’energia. I preconcetti ideologici non aiutano l’ambiente: se vogliamo portare realmente a conclusione la tanto sbandierata transizione ecologica, serve una rivoluzione culturale che non neghi la tecnologia e gli investimenti.
Terminato il dibattito sono stati consegnati ai primi 18 corsisti in Basilicata gli attestati IAC (Ispettore Ambientale Comunale) iscritti al Laboratorio Verde di Pietragalla Fare Ambiente provenienti da diversi paesi della lucania: Pietragalla, Avigliano, Sant’Arcangelo, Potenza, Bella e Muro lucano. I Comuni, negli ultimi tempi, per garantire un migliore servizio all’utenza in materia di corretto conferimento dei rifiuti e tutela del territorio, possono nell’ambito dei propri “regolamenti comunali” affiancare all’azione di contrasto degli abbandoni illeciti e controllo sulle modalità della raccolta differenziata, svolta dalla polizia locale, una nuova figura quella dell’Ispettore Ambientale Comunale. Previamente munito di apposito decreto sindacale di nomina quale agente accertatore, possono svolgere le funzioni di vigilanza, di controllo e di accertamento con capacità di sanzionare le violazioni ai regolamenti comunali e alle ordinanze sindacali relative, a riguardo del deposito, della gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti, concorrendo così alla difesa del suolo, del paesaggio ed alla tutela dell’ambiente.
Laboratorio Verde di Pietragalla