“Già martedì 10 maggio 2022 la Direzione Generale congiuntamente a quella Sanitaria ha eseguito un accurato sopralluogo al POD di Venosa proprio in vista della verifica delle funzioni riattivabili nell’ambito della struttura stessa. Il Direttore generale ed il Direttore Sanitario hanno condiviso con i Responsabili e Referenti delle diverse attività la concreta volontà di riaprire le funzioni possibili e di ritrasferire nel Presidio le attività ambulatoriali momentaneamente ed in seguito all’emergenza pandemica trasferite in altra sede sempre a Venosa. Ho, quindi, immediatamente informato personalmente il Sindaco di Venosa. Giova ricordare che già nel novembre 2021 sono state riavviate presso il POD le attività della Chirurgia Ambulatoriale di Oculistica e dell’Endoscopia Digestiva”. Lo afferma in una nota il direttore Generale dell’ASP di Potenza, Dott. Giampaolo Stopazzolo.

“Nei primi giorni di giugno – annuncia il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Salute, Francesco Fanelli – saranno attivate presso il POD di Venosa le attività relative al Centro Alzheimer, alla piastra ambulatoriale ed alla diagnostica oculistica. Le rimanenti attività di degenza saranno ripristinate in concomitanza con l’ulteriore diminuzione dei contagi e dei conseguenti ricoveri COVID presso il POD di Venosa, in calo già da diverse settimane. Oggi le condizioni consentono una graduale ripresa delle suddette attività e l’ASP, in ossequio agli impegni assunti dalla Regione e dal competente Dipartimento Regionale, ha già dato avvio al ripristino delle attività ordinarie presso il POD con relativo cronoprogramma. Come promesso, abbiamo restituito il POD di Venosa alla sua originaria collocazione nella rete della medicina territoriale con il ripristino delle attività ordinarie che, tra l’altro, non sono state mai sospese ma solo trasferite in altra sede, sempre a Venosa. Il nostro impegno per la sanità territoriale continua e l’obiettivo è metterci per sempre alle spalle la pandemia, contro la quale i lucani hanno risposto in maniera responsabile, aderendo in massa alla campagna vaccinale”, conclude Fanelli.