“Completa assenza di interlocuzione e nessun rispetto delle intese sottoscritte il 6 febbraio scorso per un equilibrato livello di assunzioni in tutti i 13 comuni interessati alla concessione Tempa Rossa. Ritardi nella definizione delle spettanze di Total-Tecnimont verso le imprese lucane che hanno ancora crediti per circa 13 milioni di euro sospesi a causa di contenziosi irrisolti o fallimenti dubbi delle aziende loro subappaltatrici. Situazione incresciosa che ha piegato in due una trentina di aziende di Basilicata.
Dopo aver ascoltato l’audizione del Sindaco di Accettura, Vespe e la denuncia di “abbandono” dei 10 comuni da lui rappresentati (Accettura, Aliano, Anzi, Armento, Castelmezzano, Cirigliano, Laurenzana, Missanello, Pietrapertosa e Stigliano) da parte della Regione, ho chiesto l’audizione del Presidente Bardi e del legale di Total. Ne avevamo colto la sensazione, ascoltando da mesi cittadini, imprese e sindaci del territorio. Le gravi dichiarazioni del Sindaco di Accettura Vespe (in rappresentanza di dieci comuni lucani dell’area) e del Direttore di Confapi Potenza Vincenzo Albano (in rappresentanza delle imprese creditrici verso Tecnimont-Total) ne hanno dato una grave e triste ufficialità.”
Lo dichiara il Consigliere Luca Braia, presidente della seconda commissione consiliare.
“Le due audizioni in terza commissione consiliare – prosegue Braia – hanno ancora una volta evidenziato una totale mancanza di rispetto del territorio da parte delle due multinazionali, lanciando un grido di allarme e di aiuto che non dovrà rimanere inascoltato e a cui continuerò a dare voce e supporto.
E’ pesante la situazione di abbandono da parte dell’istituzione Regione, presentata in commissione dal sindaco Vespe, sul non rispetto delle intese e sulla mancata garanzia di equilibrio occupazionale tra tutti i comuni coinvolti, che non può tardare ad arrivare, pena l’annunciata protesta popolare già pronta ma rinviata in queste settimane per il lockdown imposto dall’emergenza Covid-19.
Non solo pare vi sia il nulla di fatto rispetto agli accordi presi negli incontri e nelle interlocuzioni, non si parla né di presente né di futuro, dal sei febbraio scorso. Emblematica la frase di Vespe: “Total fa quello che vuole e la Regione sta a guardare.”
Vespe non ha approfondito solo il tema occupazionale ma soprattutto ambientale e di sviluppo del territorio, facendo riferimento al tavolo della trasparenza, e ha invitato la terza commissione ad organizzare a breve altro incontro con il Presidente Bardi, l’Assessore Cupparo e Total.
Ci dispiace ascoltare dal sindaco di come, ad oggi le amministrazioni non si sentano protette dalla loro stessa regione. Come più volte denunciato anche da noi in questi mesi di tira e molla di cui non si intravede un solo avanzamento, ho chiesto – a nome del gruppo consiliare Italia Viva e in qualità di Presidente della seconda commissione – l’audizione urgente del Presidente Bardi, titolare della delega per le concessioni petrolifere (sempre che non ceda anche questa, come quella della forestazione pochi giorni fa) e del legale di Total che si occuperà di dirimere la vicenda dei crediti verso le aziende lucane e dal quale si attende un quadro riepilogativo della situazione azienda per azienda.
E’ necessario che il Consiglio Regionale abbia tutti gli elementi per verificare lo stato di attuazione o non attuazione di quanto in precedenza concordato.
A Total e a Tecnimont – conclude il Consigliere Braia – dobbiamo chiedere e pretendere rispetto per i nostri cittadini e cittadine, Total deve aprire una interlocuzione chiara con tutti i territori dei comuni e la regione Basilicata si deve far carico delle intese. E’ necessaria l’istituzione di un fondo rischi per le imprese da attivare al ripresentarsi in futuro di situazioni di questo genere.
Come seconda commissione consiliare continueremo a monitorare la vicenda sperando che evolva immediatamente in positivo, uscendo dallo stallo che oramai si è prolungato per troppi mesi nell’apparente disinteresse di chi governa oggi la nostra regione.”