Il consigliere: “La politica delle chiacchiere è finita . I lucani e gli agricoltori attendono fatti non parole”

 

“Raccolgo con molto piacere, ma con altrettanta preoccupazione, l’invito ricevuto dalla Coldiretti, per partecipare all’evento che si terrà il prossimo 21 di aprile, per discutere ancora una volta delle gravi problematiche che affliggono il mondo dell‘ agricoltura. E sottolineo le parole ‘ancora una volta’, perché ero nella convinzione che si passasse dalla parole, dalle promesse, dalla retorica, ai fatti e alle azioni concrete”.

Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Baldassarre che aggiunge: “Infatti, senza volermi auto celebrare, sono costretto, mio malgrado, a ricordare che nei  pochi giorni in cui ho rivestito la carica di assessore alle politiche agricole e forestali, avevo provveduto a reperire preziose risorse, pari a 10 milioni di euro, con il prezioso ausilio del dott. Morvilio, direttore per la Programmazione e la Gestione delle risorse strumentali e finanziarie della Regione, della dottoressa Piemontese, DG del dipartimento, del Dott Restaino a capo dell’autorità di gestione, per dare sostegno all’intero comparto agricolo. Tutto questo a distanza di soli  pochi giorni da alcune manifestazioni di protesta, non solo della Coldiretti, ma anche di altre sigle sindacali come la ‘CIA’ e ‘I giovani agricoltori liberi’. Precisando che tali risorse avevano già l’allocazione in bilancio con approvazione di giunta regionale”.

“Se oggi ci ritroviamo ancora una volta a dover discutere di risorse da reperire o di azioni concrete da attuare, dopo la mia fuoriuscita dalla squadra dal governo regionale – continua – si ritiene che le azioni messe in campo dal sottoscritto e sostenute con forza dal presidente Bardi, non si ritengono evidentemente valide. Detto questo non mi resta che ribadire con forza la mia azione di governo messe in atto da assessore, il mio sostegno totale all’intero mondo dell’agricoltura, e la mia attesa rispetto alle nuove soluzioni che si proporranno, rispetto alle quali mi riservo, a questo punto, di assumere una decisione di approvazione o meno”.

“La politica delle chiacchiere è finita – conclude – i lucani e gli agricoltori attendono fatti non parole”.