“Ho appreso con soddisfazione la notizia della consegna dei lavori di riqualificazione della Torre Guevara. Ieri mattina, dopo la firma dell’atto che avviera’ il cantiere che condurrà alla riqualificazione dell’intera area. Ringrazio la Provincia di Potenza per quanto posto in essere, anche se sinceramente mi sarei aspettato una maggiore condivisione con il Comune
di Potenza (Ente che ha programmato e sovvenzionato l’opera).

Ad ogni modo, spero si possa recuperare un clima di collegialità Istituzionale. Detto questo, è opportuno esercitare memoria e riconoscenza per ricordare le azioni compiute dagli amministratori negli anni scorsi. In particolare, è necessario ricordare che gli interventi di riqualificazione della Torre Guevara e della Villa del Prefetto sono stati proposti e finanziati dalla Giunta Presieduta dal Sindaco Dario Deluca e dall’assessore al ramo Donatella Cutro. In quell’occasione, il consiglio comunale, con un voto a stragrande maggioranza (soltanto due voti contrari e tre astensioni), approvò il lavoro proposto dalla Giunta Municipale. In quel momento, risultò fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo anche l’infaticabile contributo delle due commissioni consiliari competenti (III e V) presiedute dai consiglieri Vincenzo Telesca e Franco Morlino. Le commissioni si distinsero per impegno e concretezza superando le divergenze politiche, con l’unico obiettivo di programmare al meglio il futuro della città. In altre parole, le Istituzioni dell’epoca furono in grado di assumere decisioni utili utilizzando il metodo della collegialità.

Collegialità e condivisione che furono messe in campo anche con la rimodulazione degli FSC (Fondo Di Sviluppo e Coesione). Attraverso quel lavoro, furono eliminati interventi non sostenibili sotto il profilo finanziario e non compatibili con i termini di aggiudicazione delle gare (Verso il Parco Guevara che prevede il sottopasso da Via Bonaventura a Via Acerenza liberando la Torre Guevara dal passaggio antistante del flusso veicolare) pur lasciando la predisposizione della futura esecuzione dell’opera. Si modificò, inoltre,un collegamento pedonale con una strada attualmente intitolata al presidente Emilio Colombo. In conclusione, in un tempo di dissesto, quegli amministratori seppero guardare alla programmazione come lo strumento per realizzare una città che guardi alla modernità con la capacità di conservare e sottolineare la propria storia”.

Roberto Falotico, Consigliere Comunale