Piero Lacorazza, figura di riferimento del Pd lucano, ex presidente della Provincia di Potenza e consigliere regionale, ha confermato sui suoi canali social l’indiscrezione suggerita questa mattina da Angelo Mauro Calza con cui si ipotizzava l’addio alla chat del Partito Democratico di Basilicata, in chiara contrapposizione con un altro esponente del suo stesso schieramento. Stiamo parlando di una chat su whatsapp, nulla di grave in fondo…
“È vero ho lasciato la chat del Pd (non il Pd) e spiego perché...
Se non avessi la corazza e l’amicizia di tante persone, l’amarezza di porterebbe a dire: ma cosa è cambiato in questo Pd?
E tuttavia è gusto che questo nuovo corso, l’alba nuova, con la guida di Raffaele La Regina si misuri con la frattura profonda, non generata da lui, tra il Pd e la comunità regionale. Sommate i voti che non ha preso la coalizione guidata da Carlo Trerotola tre anni fa per avere la cifra della crisi. In questa coalizione c’erano sia coloro che sono passati ad Italia Viva, sia la lista Basilicata Prima con circa 10.000 voti.
È vero sono uscito dalla chat del gruppo dirigente del Pd perché mentre sollecitavo, come concordato in direzione regionale, una riflessione seria sul caro bollette, un tale COSIMO MUSCARIDOLA – noto alla cronaca per essere stato segretario del Pd che alle ultime elezioni comunali non è arrivato al ballottaggio – ha scritto che il mio “tempo è scaduto”. Perché prendersela? Massí, in fondo ha solo detto che il mio di tempo è scaduto, non quello di altri – menomale – che invece promettono di non aspirare a nulla e rappresentano la soluzione della crisi del Pd. Massí, Cosimo Muscaridola, va tutto benissimo e non bisogna disturbare equilibri già raggiunti perché non conta il pluralismo e neanche le regole del Pd. Massí siamo ormai al punto che un invito, solo con diritto di parola, ad un già presidente della provincia e sindaco della Città capoluogo di Regione, presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero diventa terreno di scontro nel Pd, addirittura tra coloro che hanno sostenuto Raffaele La Regina.
Ma per far crescere i voti basta non parlarne, stare in silenzio, non fare uscire nulla? Basta mettere sotto l’ombrello della unità tutto e di più.
A quante pare non mi sembra. Da mesi in silenzio vivo il disagio su alcune proposte e idee, metodi e linea politica ma per amore di unità lascio cadere ogni cosa. È necessario dare un mano, é stato chiesto a Roma e a Potenza, ma ancora di più da iscritti, amministratori e simpatizzanti.
Massí andava tutto benissimo anche prima: abbiamo perso le elezioni politiche, regionali, e le amministrative di Potenza e a Matera (Cosimo Muscaridola per due volte di seguito, filotto!!!)
Spengo la terza candelina per la mia non elezione al Consiglio regionale!!! Non mi pare che le cose vadano benissimo. Spero che anche questa volta non si dica è colpa di Lacorazza (è conflittuale) perché prima non esercitavo nessun ruolo di governo e di direzione politica (in minoranza) ed oggi non ho incarichi, indennità e responsabiltà.
Vale per me e per tante e tanti che nonostante tutto in questi tre anni hanno condiviso idee senza che qualcuno li potesse rappresentare in vertici politici ed istituzionali”.