Si è svolta ieri la terza prova generale della squadra lucana che parteciperà ai Campionati della Cucina Italiana che si svolgeranno a Rimini dal 27 al 30 marzo.
Presso l’hotel Bouganville di Picerno è stato predisposto il menù composto da starter, Main course e dessert, degustato in estrema riservatezza da una commissione di esperti.
Il Team della Unione Regionale Cuochi lucani è composto dagli chef Giuseppe De Rosa (team manager), Battista Guastamacchia, Antonio Farella, Enzo Guastamacchia, Giuseppe Pepe, Maria Ciola, Luciano De Palma, Patrizia Viola, Francesco Timpone, Nicola Stefanile
All’incontro ha voluto portare il suo sostegno il presidente della Giunta regionale di Basilicata, Vito Bardi, che nell’intervento ha sottolineato l’importante ruolo deli professionisti della ristorazione nella valorizzazione del territorio lucano.
Nel corso della serata è avvenuto un ideale passaggio di consegne tra il vicepresidente, ora assessore alla Salute, Francesco Fanelli, e l’assessore per le Politiche agricole, Vincenzo Baldassarre, a simboleggiare la lunga tradizione di collaborazione tra la Direzione generale Politiche Agricole regionale, rappresentata dal direttore generale Emilia Piemontese e la Federazione Italiana Cuochi. Collaborazione consolidata anche attraverso un Protocollo d’Intesa che verrà nuovamente riproposto e sottoscritto nelle prossime settimane.
Il presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi, il lucano Rocco Pozzulo, ha augurato buon lavoro ai neo insediati assessori, sottolineando come i professionisti della gastronomia possano rappresentare uno strumento di valorizzazione dei prodotti regionali ed esaltarne le proprietà benefiche sulla salute.
Gli chef lucani sono fermamente motivati a lottare per difendere i premi conquistati nelle ultime edizioni che hanno visto il team Basilicata vincitore della medaglia d’oro nel 2018 a Montichiari e nel 2020 a Rimini nella sezione “cucina calda”.
Il menù proposto valorizza il peperone, il pistacchio di Stigliano, l’arancia, la salsiccia ‘pezzente’ e la farina di grano arso, sapientemente inseriti nelle portate.