A pochi mesi dalle elezioni di Primavera che animeranno il dibattito politico nella comunità di Policoro, ci sono già due nutriti schieramenti che si presenteranno alla prossima competizione amministrativa.
Dopo l’ufficialità della candidatura di Enrico Bianco, che guiderà l’area del Centrodestra fatta da liste civiche e partiti (molto probabilmente Fratelli d’Italia e Lega, Forza Italia?), il prossimo a ripresentarsi alla comunità sarà sicuramente Nicola Lopatriello, ex primo cittadino jonico, che sarà al timone, secondo i bene informati, di una “coalizione di ampio respiro civico”. Sarà anche apartitica come chiedeva Antonio Di Sanza? Lo vedremo.
Intanto, mentre nella terza città più importante di Basilicata nascono, giorno dopo giorno, spazi elettorali e luoghi di confronto dei candidati già espressi, c’è un intero mondo che è silente, cioè quello del Centrosinistra. Laddove nacque la grande sintonia che portò a piazzale Aldo Moro l’ammiraglio Enrico Mascia, proprio da lì oggi non trapela alcuna notizia riguardo la futura contesa elettorale.
Dov’è finito il Partito Democratico? Sezione chiusa e bocche cucite sui programmi futuri: quale sarà la linea del Partito per le prossime amministrative? Appoggerà e confermerà l’Amministrazione uscente oppure presenterà una proposta nuova?
Sarebbe facile esprimere una risposta cercando di dare seguito alle decine di voci, previsioni e interrogativi che animano l’opinione pubblica. Ma questo non è possibile perché ufficialmente il Partito Democratico non ha ancora espresso una posizione su cosa vorrà fare.
I suoi rappresentanti comunali, intanto, continuano a fare il proprio lavoro come maggioranza di governo a sostegno del Sindaco, un ruolo che sicuramente ricopriranno fino alla fine.
L’approfondimento dedicato al Pd, al “Cercasi Partito Disperatamente”, non verte solamente sul loro operato ma si concentra, in primis, su qual è il perimetro delle azioni che il Partito Democratico intende mettere in campo nei prossimi mesi, dando una linea che potrebbe “confermare o ribaltare il risultato”, come direbbe lo chef Alessandro Borghese.
Il Partito Democratico sarà il perno di una proposta politica o tenderà verso alleanze di centro cercando la quadra di un progetto civico attraverso un tavolo di confronto? O sarà per assurdo spettatore o “imbucato” al progetto di un Centrosinistra moderno e progressista su cui tanto si stanno impegnando due personaggi come Franco Labriola e Gianluca Marrese?
Il nostro lavoro, che si articolerà in diverse puntate, analizzerà nello specifico tante situazioni, intervistando diversi protagonisti che hanno composto il Centrosinistra vittorioso cinque anni fa.
La Prima Puntata parte dalla sezione del Pd di Policoro, il luogo fisico da cui dovrebbero svilupparsi le idee e le indicazioni, provenienti a loro volta dai responsabili provinciali, regionali e nazionali, che il Partito Democratico impartisce ai propri rappresentanti comunali.
Come detto però la sezione è chiusa da tempo. Colpa della pandemia da Coronavirus, che ha certamente bloccato le attività e le condivisioni di una comunità che fa del dialogo la propria “cifra” politica, l’ultima volta che la sezione del PD ha visto la luce è stata durante l’elezione del segretario regionale Raffaele La Regina.
Soltanto alcune importanti attività dei sempre attivi Giovani Democratici non ne ha certificato lo stato di “morte apparente” con cui sembra presentarsi alla città, almeno negli ultimi tempi.
“Il Pd non è morto anzi, stiamo lavorando per costruire una proposta politica per le prossime elezioni – queste sono le parole della segretaria del Circolo di Policoro Adele D’Agostino, rieletta nel 2018 – Ci sono delle attività in corso che nelle prossime settimane saranno annunciate e di cui verrà data l’ufficialità”.
Nessuna novità dunque all’orizzonte ma soltanto un’indicazione, in linea di massima, con cui si definisce che il Partito Democratico sarà della contesa, com’è ovvio, ma con quali “truppe” e “armamenti” questo è ancora da definire: “Posso solo dire che il mio sogno è presentare, prima delle elezioni, un grande laboratorio di Centrosinistra che includa tante anime pronte ad un obiettivo comune”, conclude la D’Agostino.
Questa prima puntata si chiude con qualche interrogativo di troppo. Speriamo che nel prossimo appuntamento si possano trovare delle risposte in più.