“Non tifiamo per la crisi ma chiediamo una verifica all’interno della coalizione di Centrodestra a sostegno del governatore Vito Bardi perché pensiamo che la Lega, partito maggioritario, abbia un ruolo chiaro e non voglia disattendere le promesse fatte ai lucani per gli ultimi due anni di legislatura”. A parlare è il Commissario regionale Lega, Roberto Marti che, insieme al senatore Pasquale Pepe, ha incontrato questa mattina i giornalisti per una conferenza stampa shock. Il tempo degli indugi dunque è terminato e dopo il mancato cambio di passo dopo l’approvazione del Piano Strategico Regionale, richiesto in aula dal consigliere Pasquale Cariello, la Lega ha deciso di fare sul serio, contrastando il “tirare a campare” del governo Bardi su temi importantissimi per il futuro dei lucani come il PNNR e le sue derivazioni in Sanità, Infrastrutture ed Energia.

LE DIMISSIONI. Una verifica dunque che passa dalle dimissioni degli assessori Francesco Fanelli, all’Agricoltura e Politiche Forestali, e Donatella Merra, Infrastrutture, che, presenti in aula insieme a tutto il gruppo consiliare ed alcuni sindaci della Lega, hanno rimesso il proprio mandato nelle mani del governatore Bardi che domani riceverà una delegazione leghista che gli presenterà una lista di punti programmatici con cui vuole intraprendere i prossimi due anni di fine legislatura. “Azzeriamo tutto e mettiamo su un’agenda di fine mandato – commenta il senatore Pepe – non siamo rivoltosi ma siamo nelle condizioni di presentare a Bardi un’offerta per rafforzare il governo regionale e tenere in soffitta le forze di centro o centrosinistra. L’operazione di oggi è un “tagliando fisiologico” dopo due anni e mezzo di governo in cui ci sono delle cose che non vanno. Siamo contro un certo tipo di appiattimento della manovra regionale, non vogliamo far cadere questa Amministrazione ma anzi, rinforzarla col nostro aiuto, in pieno rispetto delle richieste fatte dai lucani. I cittadini ci hanno chiesto discontinuità e un cambio di passo e noi non possiamo girarci dall’altra parte e fare finta di niente. Non abbiamo una doppia morale e non siamo attaccati alle poltrone. Al contrario vorremmo sapere qual è il comportamento di alcuni nostri alleati di governo come Fratelli d’Italia, per esempio, che dimostra di essere fortemente radicale a Roma e molto meno in Basilicata”.

QUESTIONE PNRR E “CASO ARPAB” “In Basilicata PNNR significa fare la rivoluzione in favore dei lucani – continua il senatore Pepe – e questa si fa con decisioni forti. Non si può parlare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fatto da persone che con la politica non hanno nulla a che fare. Pieno sostegno al governatore Bardi ma lo stesso Bardi deve farsi aiutare. Ecco perché siamo qui oggi”. Tante le domande proposte dai giornalisti, tra le quali forse, c’è quella più attesa, cioè la posizione della Lega Basilicata dopo l’ultimo scandalo che ha travolto l’Amministrazione regionale dopo il “caso Arpab” e la denuncia di Antonio Tisci (che ha violato il regime di quarantena visto che era a lavoro, nonostante fosse positivo al Covid, ndr): “La nostra posizione è netta – precisa il Commissario Roberto Marti – ci vogliono decisioni nette e non mezze misure. (riferito a Vito Bardi e alla Commissione che ha momentaneamente sospeso Tisci). Come vedete, la Lega oggi è qui a metterci la faccia, a rinunciare alle proprie deleghe assessorili in nome di una verifica che rispetti la volontà espressa dai lucani di un cambiamento che, complice anche la Pandemia da Coronavirus, si è fatto fin troppo aspettare. Che voto do a Bardi? La sufficienza”.