Acerenza, afferma il Sindaco Fernando Scattone, insieme ad altri circa 1.200 comuni italiani svantaggiati perchè area interna, lo potrà fare grazie al Decreto 30 Settembre 2021 del Dipartimento per le politiche di coesione, pubblicato nel Mese di Dicembre 2021 in Gazzetta Ufficiale, che disciplina l’erogazione delle risorse per gli anni 2021-2023 a valere sul ‘Fondo di sostegno ai comuni marginali’.
Con i contributi, i Comuni potranno realizzare interventi di:
b) concessione di contributi per l’avvio di attività commerciali, artigianali e agricole attraverso un’unità operativa ubicata nel territorio del comune, o per nuove attività economiche nei suddetti territori comunali, regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
c) concessione di contributi a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, a titolo di concorso per le spese di acquisto e di ristrutturazione di immobili da destinare ad abitazione principale del beneficiario nel limite di 5.000,00 euro a beneficiario.
“Si tratta – afferma il Sindaco di Acerenza – di un importante opportunità che la Legge di Bilancio 2021, per favorire la coesione sociale e lo sviluppo economico nei comuni particolarmente colpiti da spopolamento, ha rifinanziato con 90 milioni di euro (30 milioni per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023) il ‘Fondo di sostegno ai comuni marginali”.
Un’opportunità che per il solo 2022 conta ben 177.000 euro e che sono a disposizione dei cittadini che hanno voglia di realizzare qualcosa nel proprio comune e che tra l’altro ci consentirà, di poter accogliere con un bonus a fondo perduto chi, attiva la residenza e il domicilio stabile ad Acerenza, per l’acquisto o la ristrutturazione di un immobile in cui viverci.
“La situazione di svantaggio legata all’essere parte di un area interna italiana – conclude il sindaco Fernando Scattone necessità – con assoluta urgenza, di interventi forti ed energici da parte del governo regionale e centrale in favore dei borghi e quello del “Fondo di sostegno ai comuni marginali”, rappresenta uno di essi. Adesso tocca a noi darne concretezza.