“Nella suggestiva e stupenda cornice dell’Hotel del Campo a Matera, la Segretaria Nazionale dell’Ugl Autonomie, dott.ssa Ornella Petillo, ha incontrato dirigenti e iscritti Ugl della Provincia di Matera. Presenti Pino Giordano Ugl Matera, Francesco Stigliano Consigliere Nazionale Ugl Tlc e, Antonio Azzato Coordinatore regionale di ricerca su ‘Violenza psicologica sul luogo di lavoro e mobbing’ della federazione Ugl lucana.
Giordano aprendo i lavori, portando alla convenuta folta platea i saluti del Segretario Regionale Ugl Basilicata, Adelmo Barbarossa e con i graditissimi del S.G. Ugl, Paolo Capone ha riferito che,” l’Ugl Autonomie ha consegnato alla commissione Affari costituzionali della Camera un documento con proposte e rilievi in merito al nuovo testo base in materia di politiche integrate per la sicurezza e di Polizia locale. Un gran forte successo del Segretario dott.ssa Petillo che ha voluto spiegare in primis dalla Città dei Sassi i contenuti”.
“Alla base delle nostre proposte – spiega Ornella Petillo – c’è l’esigenza di una riforma che metta fine a incancrenite discriminazioni dovute ad un quadro normativo che ha sempre (ostinatamente) penalizzato gli agenti di Polizia Locale in termini di tutele e valorizzazione delle funzioni svolte. Per l’Ugl Autonomie, gli uomini e le donne appartenenti della Polizia Locale reclamano un’esigenza di giustizia e di equità rispetto alle funzioni che oggi giorno ricadono su tutto il personale, penalizzato sotto il profilo contrattuale, retributivo nonché in termini di tutele e sicurezza degli agenti. Persiste una contraddizione di base che si realizza nel riferimento contrattuale legato all’ente locale come ‘datore di lavoro’ e non alla tipologia di lavoro svolto. Infatti, molti degli istituti contrattuali del ‘Contratto enti locali’, applicato alla Polizia Locale, si rilevano troppo spesso inappropriati. La Polizia locale – prosegue il Segretario Petillo – per le funzioni svolte non può essere confinata in una dimensione ‘ausiliaria’ ad altre forze di Polizia con cui quotidianamente intercetta le funzioni e i compiti: il primo presidio, a garanzia della sicurezza del cittadino, rimane quello di prossimità; il perimetro locale non deve essere, quindi, funzionale alla marginalizzazione della Polizia locale ma interpretato come primo fronte per il mantenimento dell’unitarietà delle funzioni statali. Fondamentale rimane il passaggio della categoria nell’alveo del comparto pubblicistico per eliminare tutte le limitazioni esistenti nel regime privatistico della generalità del pubblico impiego, tra cui le regole assunzionali, l’inquadramento e la classificazione del personale, l’esclusione da tutele assistenziali e previdenziali in capo al pubblico impiego, la rappresentatività sindacale esclusiva per la Polizia locale. Inoltre conclude il Segretario Nazionale Ugl Autonomie, Petillo -, riteniamo che la funzione di Polizia locale debba rimanere esclusiva ed inderogabile in capo agli Enti Locali ma, nello stesso tempo, che i suoi addetti possano operare nelle medesime condizioni operative e di tutela degli altri appartenenti alle Forze di polizia statali con previsioni ‘ope legis’ anche per gli amministratori locali”.