“Per tutti coloro che non hanno potuto seguire i lavori del consiglio comunale del 29 dicembre 2021, per senso di responsabilità e onestà politica mi corre l’obbligo di fare alcune riflessioni su quanto è avvenuto.
Assodato che il primo colpo di scena si è manifestato immediatamente con l’assenza fisica del Sindaco in consiglio, determinata dai contrasti interni all’ex maggioranza, ma non giustificata per il rispetto che meritano i consiglieri comunali che sono i rappresentanti dei cittadini eletti democraticamente.
I malumori, le incertezze e le dichiarazioni incontrollate, sono subito emerse nel dibattito politico; infatti Il teatrino è iniziato con la presenza dei consiglieri Carrera e Carretta, i quali dopo aver fatto perdere alcuni diritti a 195 famiglie povere e il 16% di minori tasse ai commercianti di Policoro, folgorati sulla via di Damasco come San Paolo, i consiglieri comunali di LEU e PD hanno stretto l’accordo politico votando l’approvazione dei debiti fuori bilancio.
Sui punti successivi all’o.d.g. gli stessi soggetti indossando una casacca di colore diverso dalla precedente, hanno stretto un’alleanza con una parte della minoranza (Di Pierri e Maiuri) sia sulla nomina del presidente dei Revisori dei Conti e successivamente votando contro il sindaco Mascia su una delibera presentata dall’assessore Agresti, il quale nonostante avesse ritirato la proposta, i voltagabbana e una parte della minoranza l’hanno respinta.
Nel mentre si consumavano questi ritorni di fiamma tra ex alleati (LEU e PD) e vari tatticismi di nanismo politico, siamo stati spettatori anche di espressioni ignobili dell’assessore Pelazza.
Ricordo a tutti il nobile gesto dell’On.le Giorgio Almirante quando si presentò al funerale del suo “avversario” On.le Enrico Berlinguer. Erano tempi diversi, fatti da uomini che, oltre la fragilità e gli errori, avevano rispetto l’uno dell’altro. Dopo l’ultimo consiglio comunale, ho avuto la riprova che quei tempi non esistono più, perché quelli odierni sono tempi bui, di tante iene e tanti sciacalli e, purtroppo, di pochi uomini liberi e di pochi gentiluomini. Potete immaginare la mia amarezza dopo le parole piene di livore dell’assessore Pelazza.
Mi conoscete: io sono sempre stato un uomo libero, avulso da qualsivoglia forma di volgare e cinico opportunismo; ho dato consigli fraterni all’assessore Pelazza ritenendo che, anche con il suo lavoro, fosse restituita dignità a Policoro.
Quante volte ho sperato che, con il contributo di tutti, i policoresi diventassero liberi – finalmente – da una rassegnazione inerte. Ma mi sbagliavo: anche nell’ultimo consiglio, NESSUNA NITIDEZZA IDEALE MA SOLO COMPROMESSI DI BASSA LEGA E SQUALLIDO TRASFORMISMO.
Quanto a me continuerò ad impegnarmi perché sono fermamente convinto che Policoro meriti progetti di riscatto e non una resa senza luce di speranza. Continuerò a non essere distante dai problemi reali della nostra comunità e a rappresentare tutte le persone perbene che, sfiduciate e scettiche soprattutto in questi ultimi anni, si sono lasciate andare al disincanto e disillusione.
Ricorda caro Pelazza, che solo la nitidezza umana e politica e la limpidezza degli slanci ideali potranno restituirci la “nobiltà” purissima della Politica.
Ti rammento inoltre che, quando non si condivide la linea politica di colui che ti ha proposto, l’Etica Politica ti impone le dimissioni da assessore che, non si annunciano ma si sottoscrivono e ufficializzano, così come hanno fatto coloro che ti hanno preceduto.
Se nelle prossime ore ciò non avverrà, confermerai la tesi di una persona intrisa di spocchia, presunzione e albagia dove la vanità gioca a tutti brutti scherzi perché, in un angolino dell’anima distilliamo questo sottile piacere tentando prima di esaltarci coi sogni e poi cercando di aureolarci all’esterno.
Benedetto Gallitelli Consigliere comunale di Policoro