Immaginate il dolore di una mamma, straziata dalla scomparsa del proprio figlio in una maniera atroce. E poi pensate a cosa debba aver provato la stessa donna, a distanza di vent’anni, nell’apprendere, andando al cimitero, che la lapide di suo figlio, che pensava fosse stata smaltita e distrutta, ricompaia incredibilmente e venga usata come base per la pavimentazione, oggetto di calpestio quotidiano.

E’ la storia accaduta ieri mattina alla signora Daniela, un fatto denunciato sui social e portato poi a conoscenza nelle sedi opportune affinché al più presto si faccia luce su questo episodio che ha sconvolto l’intera comunità. Un atto vandalico o una tragica fatalità? E’ presto per dirlo perché ora saranno le forze dell’ordine, allertate dalla famiglia della donna, a indagare per scovare i responsabili.

L’Amministrazione Comunale. La vicenda ha scosso Grassano, una comunità da sempre unita e accogliente. Un paese che addirittura aveva il proprio cimitero “sempre aperto”, con i cancelli al massimo chiusi alla buona e non sbarrati coi lucchetti. “Questo perché è il nostro luogo sacro: questa vicenda in realtà è stata ingigantita perché non si tratta di un atto vandalico ma soltanto di una tragica fatalità – commenta il sindaco di Grassano, Filippo Luberto – La lapide del figlio della signora Daniela non è stata divelta dalla tomba come qualcuno in queste ore ha inteso far capire, distorcendo la verità. Dobbiamo fare chiarezza: stiamo parlando di una lapide dismessa da oltre vent’anni, vista l’estumulazione del defunto in altra sede.

Il pezzo di marmo, quindi, doveva essere distrutto all’epoca oppure andava ritirato dalla famiglia di appartenenza e non lasciato incustodito tra le edicole funerarie”.

E allora com’è possibile che la lapide sia diventata “tappeto” per tutti quelli che vanno al cimitero, nella zona delle fontanelle, sottoposta all’incuria quotidiana?
“Io non so cosa sia successo vent’anni fa e perché questa lapide sia stata ridotta a quest’utilizzo – continua Luberto – Sarà stata qualche bravata di qualcuno? Una stupida disattenzione? Non posso saperlo. E al cimitero non c’è la videosorveglianza per capire cosa sia accaduto. Posso dirti però quello che da oggi sarà il nuovo regolamento del servizio cimiteriale: l’accesso sarà garantito dalle ore 07.00 alle 17.00 e tutte le lapidi che ci sono in giro per il campo saranno tolte, o riconsegnate alle famiglie o distrutte”.

La vicenda accaduta alla signora Daniela non è il primo caso “strano” accaduto nel cimitero di Grassano. Lo scorso 31 ottobre infatti, un’altra donna del paese, che si era recata a far visita al proprio caro defunto, aveva trovato la sua tomba ricoperta di terra “da riporto”, tanta quasi da coprire l’intera postazione funeraria. Un fatto increscioso, denunciato sui social, di cui ancora non è stata fatta luce sull’accaduto.