Con grande soddisfazione ho accolto la notizia del decreto del Ministero delle Infrastrutture che assegna al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche 2 milioni di euro per il risanamento e la ristrutturazione della Chiesa Madre “Santa Maria Assunta” di Balvano, tristemente nota per il crollo provocato dal terremoto del 23 novembre 1980 che causò la morte di 77 persone, di cui 66 bambini ed adolescenti, che stavano partecipando alla messa.
Una tragedia che ho vissuto in prima persona proprio a Balvano, il mio paese, dove sono cresciuto e mi sono formato e dove vivevo quella terribile sera di 41 anni fa quando la terra tremò distruggendo gran parte del patrimonio edilizio della Basilicata e dell’Irpinia e sconvolgendo il tessuto sociale, civile ed economico del nostro territorio con devastazioni e lutti che hanno colpito anche tante persone a me particolarmente care.
La comunità balvanese attendeva da molti anni la riqualificazione ed il risanamento della Chiesa simbolo del sisma dell’80, le cui macerie furono calpestate anche dagli indimenticati Papa Woytila e Presidente Pertini, oltre che dai tanti soccorritori che estrassero i martoriati corpi privi di vita dei poveri concittadini.
Da rappresentante istituzionale visceralmente legato alla terra di Balvano, avverto il dovere civico ed istituzionale di ringrazio quanti- a livello governativo, parlamentare, regionale, amministrativo e religioso- si sono adoperati per lo stanziamento di queste importanti risorse finanziarie per l’adeguamento funzionale della Chiesa Madre di Balvano.
Carlo Trerotola (Prospettive Lucane)