È disponibile l’esito delle indagini chimiche e microbiologiche dei campionamenti straordinari dello scorso 2 agosto nel torrente Toccacielo a Nova Siri da parte dei tecnici del Servizio “Controlli acque, risorse idriche e scarichi” dell’ARPAB.
Il torrente è stato sezionato in 4 punti e la relazione tecnica corredata dai rapporti di prova è stata trasmessa agli enti interessati: Comune di Nova Siri, Dipartimento regionale Ambiente ed Energia e Acquedotto Lucano.
In particolare, nella relazione, si evidenzia che nel punto di prelievo immediatamente a valle del punto di immissione delle acque di scarico del depuratore è significativo l’aumento di concentrazione di Escherichia Coli.
Il valore misurato è addirittura superiore a quello che la normativa stabilisce come consigliato per le acque di scarico industriale o urbane in cui confluiscono scarichi industriali.
Nello stesso punto di prelievo, inoltre, si evidenziano concentrazioni di azoto totale, azoto ammoniacale e fosforo totale tali da classificare il torrente, in base agli indicatori dello stato ecologico (LIMeco), al livello qualitativo “peggiore” .
Sul torrente viene esercitata una pressione antropica che determina alte concentrazioni di sostanze assimilabili agli scarichi con elevata carica batteriologica. “Durante la stagione estiva – ha commentato il Direttore Generale dell’ARPAB Antonio Tisci – i tecnici dell’ARPAB insieme ai campionamenti relativi ai punti di balneazione hanno effettuato monitoraggi straordinari sui corsi d’acqua: oltre al torrente Toccacielo di Nova Siri è stato controllato anche il torrente Fiumicello a Maratea.
Per ciascuno di questi monitoraggi sono state consegnate alle Amministrazioni di pertinenza le relazioni dettagliate sulla qualità del corpo idrico definendo anche i punti dove sono stati rilevati deterioramenti delle acque.”
“Partendo dalle segnalazioni di Goletta Verde, ha aggiunto in conclusione il Direttore Generale Tisci -come Agenzia regionale deputata ai controlli ambientali- l’ARPAB ha voluto completare le sue analisi fornendo alla comunità un quadro dettagliato sulla salute delle acque in Basilicata”.