“Con la realizzazione del tratto finale dell’antico sentiero delle Cascate di San Fele, in fase di progettazione e completamente finanziato, sarà finalmente possibile accedere in sicurezza alle altre cinque cascate. La piena fruizione sostenibile di una delle più suggestive aree Protette della Basilicata, renderà ancor più attrattiva una parte di territorio lucano con grosse potenzialità di sviluppo”.

È quanto ha affermato l’assessore all’ambiente ed energia, Gianni Rosa, nel corso di una ricognizione che ha tenuto ieri presso le Cascate di San Fele “U’ Uattenniere” alla presenza del vice sindaco – Michele Pierri, dell’assessore comunale al turismo – Elisabetta Chieca e di rappresentanti della Polizia ambientale.

“Sulle direttrici di sviluppo pensate per l’area – ha commentato Rosa- c’è un clima di grande sinergia tra amministrazione comunale, presidente Bardi, Commissario del Parco del Vulture – Ricciardi e Consorzio di Bonifica della Basilicata. Tutti insieme stiamo pianificando sia gli interventi per la messa in sicurezza dei sentieri, sia quelli per lo sviluppo dell’attrattore dove sono già attivi servizi di vigilanza e informazione ed è coinvolta un’associazione ambientalista. Tra gli altri progetti in corso di realizzazione, ha aggiunto Rosa: un punto informazioni e servizi igienici (gara in aggiudicazione) e completamento della messa in sicurezza di tutta la rete sentieristica. Nella nuova programmazione dei fondi comunitari prevediamo un ulteriore impegno per migliorare la ricettività sostenibile di tutta l’area del Parco del Vulture. Ciò permetterà di fruire di ulteriori bellezze naturali ancora non pienamente conosciute. Il Parco regionale del Vulture nella sua programmazione degli interventi per la riqualificazione ambientale – ha osservato l’assessore Rosa – nel primo ciclo di programmazione ha affrontato le più impellenti criticità dei due attrattori naturali più conosciuti: le cascate di San Fele e i laghi di Monticchio. Un passo alla volta – ha concluso Rosa- offriremo ai turisti valide opportunità di fruizione sostenibile degli habitat più esclusivi della nostra regione”.