Il Premio di Laurea Angela Ferrara, indetto dal coordinamento donne di Cgil Cisl Uil e dall’Università degli Studi della Basilicata, al fine di preservare la memoria di Angela Ferrara, madre e poetessa originaria di Cersosimo (PZ), vittima di femminicidio il 15 settembre 2018, è stato assegnato, nella prima edizione e a pari merito, a Maria Giordano e Francesca Lapolla. Hanno ricevuto inoltre una menzione le tesi di Ivana Carbone e Margherita Rasulo.
Il premio si propone di valorizzare tesi di laurea che mettano in risalto il valore del contributo femminile negli ambiti economico, sociale, politico, scientifico, artistico, filosofico, letterario, e di favorire la promozione di studi, ricerche e riflessioni in materia di politiche di genere e di pari opportunità, di storia delle donne e di tematiche femminili.

 

Nei giorni scorsi si è riunito il comitato scientifico del premio, presieduto dalla prorettrice alle pari opportunità e alle tematiche di genere dell’Unibas Aurelia Sole e costituito da rappresentanti dell’Unibas (Donato Verrastro, Emilia Surmonte) e dei sindacati (Anna Russelli per la Cgil, Luana Franchini per la Cisl, Ezio Venetucci per la Uil). Dopo un esame approfondito delle 28 tesi, il comitato ha valutato i lavori pervenuti da tutta Italia secondo i tre criteri definiti nel bando, ovvero: originalità del lavoro svolto, metodologia di analisi adottata; l’interculturalità e l’interdisciplinarità del tema trattato.

 

Al primo posto si sono classificate, ex aequo, le dottoresse Maria Giordano (Laurea Magistrale in Storia e civiltà europee, Università della Basilicata), con una tesi dal titolo “Da suddite a cittadine in età rivoluzionaria e napoleonica. Le donne tra cultura e pratica politica in Francia, nel Mezzogiorno d’Italia e in Basilicata”, e Francesca Lapolla (Laurea in Comunicazione interculturale, Università di Torino), con una tesi sulla “Performatività del genere. Un’analisi comparata fra le Hijra in India e i Femminelle a Napoli”.

 

Menzione alle due tesi al secondo posto, anche queste assegnate ex aequo, alle dottoresse Ivana Carbone (Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, Università di Milano), che ha presentato la tesi dal titolo “Dal codice Rocco al Codice Rosso: la tutela processuale delle vittime di violenza domestica e di genere”, e Margherita Rasulo (Laurea in Lingue e comunicazione interculturale in area euro-mediterranea, Università Orientale di Napoli), che ha concorso con una tesi in lingua francese dal titolo “Les femmes kabyles d’Algérie aux XXe et XXIe siècles entre domination et réappropriation du politique”.

 

Il comitato scientifico del Premio Angela Ferrara ha inoltre citato la tesi presentata dalla dottoressa Vanessa Grisolia (Laurea in Scienze del Servizio Sociale, Università di Siena) dal titolo “Il femminicidio e gli orfani di crimini domestici” per aver richiamato nel suo lavoro il caso di Angela Ferrara, quale ipotesi di studio per analizzare le problematiche connesse alla cura e alla responsabilità nei confronti degli orfani di femminicidio.

 

La cerimonia di premiazione si terrà a settembre.